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Malattie rare endocrino-metaboliche

Glossario

A

  • A flatossina: sostanza tossica prodotta da un fungo che puo' crescere in alcuni tipi di alimenti, quali cereali e frutta secca, che non siano stati correttamente conservati.
  • Ablazione con laser: per via endoscopica consiste nell'introduzione nell'organismo di uno strumento detto endoscopio , in grado di emettere un raggio laser. Il laser e' un fascio di luce ad alta energia, che puo' essere usato come bisturi.
  • Ablazione con radiofrequenza: consiste nell'utilizzo di un ago-elettrodo che, corrente elettrica e in alcuni casi introdotto direttamente attraverso la cute con un'anestesia locale; in altri casi, invece, l'ago e' introdotto attraverso un'incisione nella parete addominale, richiedendo l'anestesia generale e, di conseguenza, una breve degenza.
  • Acceleratore lineare: sofisticata macchina in grado produrre radiazioni ad alta energia, utilizzata in radioterapia per il trattamento dei tumori dall'esterno.
  • Actinomicina D: farmaco antibiotico antitumorale usato nel trattamento delle neoplasie dell'eta' pediatrica, dei sarcomi e delle neoplasie del testicolo. E' conosciuto anche come dactinomicina o DTAC
  • Acuto: aggettivo utilizzato nella descrizione di ogni sensazione intensa (come il dolore) o nella descrizione di una malattia con rapida insorgenza, sintomi gravi e breve durata.
  • Adenina: una delle 4 basi azotate che compongono il DNA
  • Adenocarcinoma : Tumore maligno epiteliale con aspetti ghiandolari o derivante da tessuto epiteliale ghiandolare
  • Adenoma: corrisponde ad una formazione di cellule tumorali benigne, ben differenziate, con scarsa propensione a trasformarsi in maligne (fatta eccezione per alcuni adenomi bronchiali
  • Adenomatosi : Presenza di adenomi multipli.
  • Adiuvante (terapia) : Trattamento che viene effettuato dopo un intervento chirurgico radicale per tumore allo scopo di distruggere le eventuali metastasi microscopiche e quindi aumentare la percentuale di guarigione. Sinonimo: terapia complementare.
  • Adriamicina : Farmaco chemioterapico appartenente al gruppo delle antracicline, utilizzato per la terapia di varie neoplasie tra cui leucemie, linfomi, sarcomi ossei e delle parti molli, carcinoma mammario, ovarico, vescicale, gastrico e polmonare
  • AFP (alfa-fetoproteina) : marcatore tumorale del quale si osservano livelli elevati soprattutto nei pazienti con carcinoma epatico ed anche in determinati tumori germinali
  • Agoaspirato : tipo di biopsia. Si opera un prelievo di cellule da una lesione mediante aspirazione con un ago. Attraverso una puntura praticata nella cute, l'operatore introdurra' un ago sottile, che fara' scorrere fino al punto desiderato, dove prelevera' un campione di tessuto sospetto o di liquido, che inviera', quindi, in laboratorio per analizzarlo al microscopio e accertare l'eventuale presenza di cellule neoplastiche. Quando il prelievo viene effettuato in una sede profonda deve essere eseguito sotto monitoraggio radiologico o ecografico.
  • Agobiopsia: v. Biopsia praticata con ago.
  • Agonisti dell'LHRH (ormone rilasciante l'ormone luteinizzante): ormoni che bloccano la produzione di testosterone nei testicoli. Appartengono a questa classe leuprolerin, goserelin, e buserelin.
  • Alcolizzazione percutanea : trattamento che causa la morte delle cellule neoplastiche attraverso l'immissione di etanolo (alcool) nel tumore. Questa procedura puo' essere eseguita una o due volte a settimana. Generalmente si pratica in anestesia locale, ma se i tumori epatici sono numerosi si preferisce l'anestesia generale.
  • Allele: ciascuna delle varie forme che puo' assumere un gene.
  • Amartoma : Lesione benigna costituita da un'eccessiva e disorganizzata crescita di cellule e tessuti maturi normali nel contesto di un organo o tessuto
  • Aminoacidi essenziali: sono gli aminoacidi che il nostro corpo non sa costruire. Per questo deve procurarseli assorbendoli dal cibo
  • Aminoacido: ciascuna delle 20 molecole che si combinano per formare una proteina.
  • Aminoglutetimide: ormone che puo' bloccare gli androgeni prodotti nelle ghiandole surrenali.
  • AML: v. leucemia mieloide acuta
  • Analisi citogenetica : studio al microscopio di un campione di sangue o midollo osseo allo scopo di accertare eventuali cambiamenti orfologici o quantitativi dei cromosomi presenti nelle singole cellule.
  • Analisi delle urine: analisi di un campione di urine in laboratorio per determinarne il colore e il contenuto, misurando i livelli di glucosio, proteine e sangue e accertando l'eventuale presenza di batteri.
  • Anamnesi : compilazione della storia clinica del paziente con riferimento a malattie di cui ha sofferto e compilazione della storia clinica dei familiari stretti per evidenziare eventuali malattie che si ripetono (es. cancro alla mammella nella madre della paziente).
  • Anastomosi: abboccamento tra due monconi di organi cavi, di solito intestino.
  • Anemia: eccessivo calo dei globuli rossi (v.).
  • Anestetico locale : farmaco che ha l'effetto di rendere insensibile la zona in cui viene somministrato.
  • Angiofibroma nasofaringeo : Tumore benigno del nasofaringe posteriore che predilige il sesso maschile nell'adolescenza
  • Angiografia: chiamata anche arteriografia, e' una radiografia dei vasi sanguigni effettuata dopo aver inietta una sostanza (mezzo di contrasto) che li rende radioopachi.
  • Angioma : si tratta della proliferazione malformativa di vasi sanguigni, di tipo benigno. Da' luogo alla formazione di un cul de sac, dove si ferma il sangue, che rimane comunque collegato al sistema vascolare .Le cellule dell'angioma hanno scarsa propensione a trasformarsi in maligne
  • Angiosarcoma : Tumore maligno che origina da vasi sanguigni o da angiomi.
  • Annessiectomia : asportazione degli annessi, ossia dell'ovaio e della salpinge (o tuba di Falloppio). Puo' essere unilaterale o bilaterale a seconda che si rimuovano gli annessi localizzati su un solo lato o su entrambi i lati.
  • Ansa diatermica : v. LEEP .
  • Antiandrogeni: ormoni che possono bloccare l'azione degli androgeni (ormoni che promuovono le caratteristiche sessuali maschili). Appartengono a questa classe flutamide e bicalutamide.
  • Anticorpi: sono proteine prodotte e liberate nel sangue dai linfociti B, che riconoscono e attaccano in modo specifico sostanze estranee all'organismo. Vengono spesso identificati come "proiettili" sparati da alcuni soldati del sistema immunitario per eliminare virus o batteri che sono entrati nell'organismo
  • Anticorpi monoclonali : anticorpi sintetici derivanti da un solo tipo di cellula del sistema immunitario. Questi preparati sono in grado di individuare le sostanze presenti sulle cellule neoplastiche oppure le sostanze secrete normalmente dall'organismo che contribuiscono alla crescita delle cellule neoplastiche. Gli anticorpi monoclonali si legano a tali sostanze e in tal modo distruggono le cellule neoplastiche o ne bloccano la crescita. . L'anticorpo monoclonale e' come una chiave che entra in una toppa (chiamata antigene) presente sulla cellula tumorale e soltanto in quella. Gli anticorpi monoclonali si somministrano per infusione e possono essere usati da soli o per trasportare farmaci, tossine e materiale radioattivo direttamente nel tumore. Basta associare all'anticorpo monoclonale un farmaco o - come nella radioimmunoterapia - un isotopo che emette radiazioni ionizzanti, per arrivare a depositare in maniera selettiva sulla cellula tumorale un carico in grado di distruggerla o di identificarla.
  • Anticorpi radiomarcati: anticorpi realizzati in laboratorio allo scopo di emanare radiazioni tramite le sostanze radioattive cui sono legati. Iniettati nell'organismo, la sostanza radioattiva e' in grado di colpire le cellule neoplastiche.
  • Arteria epatica : l'arteria principale che trasporta il sangue al fegato.
  • Ascite : raccolta di liquido sieroso nella cavita' peritoneale.
  • Astrocitoma: Tumore cerebrale piu' frequentemente localizzato negli emisferi cerebrali, il quale puo' essere a lenta crescita (astrocitoma grado I) o progressivamente piu' maligno (astrocitoma grado II, III, IV)
 

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B

  • Bario: sostanza metallica di colore grigi o argento, che consente una migliore visualizzazione dell'apparato digerente.
  • Basalioma: tumore maligno piu' frequente della cute localizzato prevalentemente al volto e nelle regioni del corpo piu' esposte alla luce solare. E' dotato di crescita molto lenta e non ha tendenza a diffondersi. Sinonimo: carcinoma basocellulare .
  • Base azotata: una delle molecole che compongono il DNA o l'RNA; sono adenina (A), guanina (G), citosina (C), timina (T) o uracile (U).
  • Bersaglio terapeutico: proteine o geni alterati che causano le malattie e che possono essere colpiti da farmaci su misura, in grado di distinguere tra tessuti sani e tessuti malati.
  • Biochip: piccola piastra di vetro elettronica che permette di individuare, con una sola analisi, le migliaia di geni attivi in una cellula.
  • Bioinformatica: la scienza dell'informatica applicata alle ricerche biologiche
  • Biologia molecolare: e' l'insieme delle tecniche che hanno permesso lo studio delle alterazioni dei geni che sono all'origine del cancro.
  • Biomedicina: scienza che conduce studi e ricerche nel campo della medicina e in quello della biologia, per trovare nuovi modi di guarire le malattie.
  • Biopsia : consiste nel prelievo di un campione di cellule o di tessuto che sara' esaminato al microscopio per accertare l'eventuale presenza di cellule atipiche. Esistono quattro tipi di biopsia: biopsia escissionale : prelievo di un nodulo o di una lesione completa sospetta; biopsia incisionale : prelievo di un campione di nodulo o di tessuto sospetto; biopsia percutanea : prelievo di un campione di nodulo o di tessuto sospetto tramite un ago di grosso calibro attraverso la cute; agoaspirato: particolare procedura tramite la quale il prelievo di un campione di nodulo, tessuto sospetto o versamento si esegue tramite aspirazione con ago sottile, anche sotto controllo radiografico o ecografico.
  • Biopsia chirurgica : prelievo di un campione di tessuto tramite l'uso di un bisturi o di un ago sottile. Il tessuto viene poi analizzato al microscopio per accertare la presenza di eventuali cellule neoplastiche.
  • Biopsia del midollo osseo : prelievo di un piccolo campione di midollo osseo introducendo un ago nell'osso iliaco o nello sterno. Il campione sara' esaminato al microscopio per accertare l'eventuale presenza di cellule neoplastiche.
  • Biopsia delle vescicole seminali : prelievo di liquido dalle vescicole seminali (le ghiandole che producono lo sperma) utilizzando un ago. L'anatomo-patologo analizzera' quindi il campione al microscopio per accertare la presenza di cellule neoplastiche o di altra patologia.
  • Biopsia linfonodale : asportazione totale o parziale di un linfonodo. L'anatomo-patologo analizzera' quindi il campione al microscopio per accertare la presenza di cellule neoplastiche.
  • Biopsia midollare e agoaspirato : aspirazione di un campione di tessuto osseo e di midollo osseo mediante l'introduzione di un ago nella cresta iliaca o nello sterno. I campioni vengono poi analizzati in laboratorio per accertare la presenza di eventuali cellule neoplastiche.
  • Biopsia transperineale : tecnica di biopsia prostatica, che si esegue introducendo nella prostata un ago sottile attraverso la cute della regione che separa lo scroto dall'ano.
  • Biopsia transrettale : tecnica di biopsia prostatica, che si esegue introducendo nella prostata un ago sottile attraverso il retto, usualmente sotto controllo ecografico.
  • Bioterapia: v. terapia biologica.
  • Brachiterapia: modalita' di radioterapia interna o intracavitaria (v.) particolarmente usata per i tumori della prostata. Consiste nell'immissione del radioisotopo (v. ) direttamente nella lesione o vicino ad essa sotto forma di aghi e semi
  • Brenner (tumore di): Poco comune istotipo di neoplasia ovarica .
  • Bronchiolo-alveolare (carcinoma): Poco comune istotipo di carcinoma polmonare
  • Broncoscopia: tecnica diagnostica che consente di visualizzare le strutture interne della trachea e delle vie aeree del polmone, accertando in tal modo la presenza di aree anomale. L'operatore inserisce delicatamente attraverso il naso o la bocca un tubo flessibile detto broncoscopio , dotato all'estremita' di un apparato illuminante, tramite il quale puo' esaminare accuratamente la parte interna dei polmoni. La broncoscopia si esegue di solito in ospedale. Prima dell'esame, vi verra' somministrato direttamente in gola un anestetico locale, per evitare che avvertiate anche il minimo fastidio, tranne forse una certa pressione. Nella stessa sede l'operatore potra' eseguire una biopsia (v.).
  • Burkitt (linfoma di): Linfoma Non Hodgkin quasi sempre associato al virus di Epstein-Barr, caratteristico dell'eta' pediatrica e diffuso prevalentemente in Africa centrale.
  • Bypass biliare : tecnica chirurgica che si esegue nel caso in cui il tumore ostruisca l'intestino tenue, con conseguente accumulo di bile nella cistifellea. Il chirurgo incidera' la cistifellea, o il dotto biliare, e a colleghera' all'intestino tenue, aggirando in tal modo la parte di intestino ostruita dal tumore
  • Bypass gastrico : tecnica chirurgica che si esegue nel caso in cui il tumore ostruisca il passaggio del cibo proveniente dallo stomaco. Il chirurgo potra' collegare lo stomaco direttamente all'intestino tenue, consentendo in tal modo al paziente di continuare a nutrirsi normalmente.
 

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C

  • CA 125 : sostanza rilasciata dalle cellule nella circolazione sanguigna, che potrebbe aumentare in presenza di tumore o di altre patologie. Da' il nome all'analisi del sangue che misura il livello di tale sostanza.
  • Cancerogeno: qualsiasi elemento fisico, chimico, ambientale che puo' concorrere alla genesi e allo sviluppo del cancro.
  • Cancro: sinonimo di tumore maligno
  • Carcinoide : Tumore poco frequente appartenente al gruppo degli apudomi, localizzato a livello dell'appendice (con comportamento spesso benigno) oppure meno frequentemente a livello dell'intestino tenue, dei bronchi, del pancreas, del colon e del retto (con comportamento spesso maligno). Il carcinoide puo' secernere serotonina ed altre sostanze, che sono responsabili dell'insieme di sintomi e segni denominato sindrome da carcinoide.
  • Carcinoma duttale in situ (DCIS): forma cancerosa, non invasiva, che origina nei dotti mammari. Le cellule atipiche non si sono diffuse al di fuori dei dotti invadendo altre parti della ghiandola mammaria. In alcuni casi, questa forma di tumore puo' evolvere in forma infiltrante, con conseguente invasione del tessuto circostante, anche se non e' ancora possibile prevedere quali lesioni diventeranno infiltranti;
  • Carcinoma lobulare in situ (LCIS) : forma di tumore che origina nei lobuli mammari. Raramente evolve in forma invasiva; tuttavia, in presenza di tale neoplasia, aumenta il rischio di sviluppare un tumore nella mammella controlaterale.
  • Carcinomi: sono tumori maligni che derivano dalle cellule degli epiteli di rivestimento della cute e di apparati come bocca, esofago, stomaco, intestino, fegato, polmone, rene, vescica, pancreas e apparato genitale
  • Cavità pleurica: spazio tra i polmoni e la parete toracica.
  • CEA : antigene carcinoembrionario, una sostanza presente nel sangue che potrebbe aumentare in presenza di un tumore, prima dell'inizio del trattamento. Da' il nome al l'analisi del sangue che misura il livello di tale antigene. Il CEA e' prodotto sia dalle cellule neoplastiche, sia da quelle normali. Se la sua concentrazione e' superiore alla norma, cio' puo' essere il segno della presenza di un tumore del colon o di altre patologie.
  • Cellula: la piu' piccola componente di un organismo vivente che puo' svilupparsi e riprodursiindipendentemente
  • Cellule staminali periferiche : cellule immature da cui originano tutte le cellule ematiche.
  • Cervice : l'estremita' inferiore e stretta dell' utero (v.) .
  • Chemioembolizzazione dell'arteria epatica : trattamento chirurgico c onsistente nella chiusura dell' arteria epatica (il piu' importante vaso sanguigno che alimenta il fegato) e nella successiva somministrazione dei chemioterapici tra questo punto di ostruzione e il fegato, usando in tal modo le arterie epatiche per veicolare i farmaci a tutto il fegato. Solo una minima parte di farmaco raggiunge le altre parti dell'organismo. L'ostruzione puo' essere temporanea o permanente, a seconda della modalita' con sui si blocca l'arteria. Il fegato continua ad essere irrorato attraverso la vena porta, che trasporta il sangue dallo stomaco e dall'intestino.
  • Chemioprevenzione: somministrazione di farmaci allo scopo di prevenire la formazione di un tumore.
  • Chemioprofilassi : somministrazione di farmaci, vitamine e a ltre sostanze allo scopo di ridurre il rischio di sviluppare un tumore o una recidiva.
  • Chemioresistenza: resistenza all'azione di un farmaco.
  • Chemioterapia : modalita' terapeutica che distrugge le cellule neoplastiche attraverso la somministrazione di farmaci, che possono essere assunti per bocca in forma di compresse, oppure iniettati per via endovenosa o intramuscolare. In questi casi, la chemioterapia si definisce trattamento sistemico , perche' il farmaco entra nella circolazione sanguigna, si diffonde nell'organismo e in questo modo puo' raggiungere e distruggere le cellule neoplastiche che si sono diffuse a distanza. Quando il farmaco chemioterapico e' somministrato direttamente nella colonna spinale, in una cavita' organica, quale l'addome, o in un organo, esso agisce principalmente sulle cellule neoplastiche presenti in quella regione. Questa modalita' di somministrazione si definisce chemioterapia loco-regionale . La maggior parte dei chemioterapici antitumorali disponibili uccide le cellule tumorali interferendo, con modalita' differenti, con la sintesi del DNA e, quindi, con la capacita' delle cellule di crescere e moltiplicarsi. Anche la chemioterapia, come la radioterapia, puo' danneggiare cellule normali, in particolare quelle che si dividono piu' rapidamente. Si possono quindi avere effetti collaterali comprendenti perdita di capelli, nausea, vomito e anemia . La modalita' di attuazione della chemioterapia dipende dal tipo e dallo stadio del tumore ma anche in base alle condizioni generali del paziente. La chemioterapia e' spesso usata in associazione a chirurgia e radioterapia per trattare tumori diffusi e recidive o nel caso in cui ci sia forte probabilita' di recidiva.
  • Cheratosi: alterazione della pelle, caratterizzata da un ispessimento dello strato corneo dell'epidermide. Ci sono vari tipi di cheratosi. Quella definita attinica interessa soprattutto gli anziani o che si espone molto alle radiazioni solari. E' una lesionebenigna.
  • Chirurgia : procedura tramite la quale si rimuove il tumore e si accerta quanto esso si sia diffuso.
  • Cistectomia radicale : intervento demolitore tramite il quale il chirurgo rimuove la vescica, i tessuti e i linfonodi adiacenti. Si esegue quando il tumore ha invaso la parete muscolare o quando il tumore superficiale coinvolge una grossa porzione di vescica.
  • Cistectomia segmentale : intervento di asportazione della porzione di vescica interessata dal tumore. Si esegue su pazienti che hanno un tumore a basso grado di malignita', che ha invaso la parete della vescica, ma e' circoscritto ad un'area della vescica stessa.
  • Cisti: e' una formazione congenita o sviluppatasi negli anni che si ritrova in organi e tessuti diversi. E' costituita da una membrana connettivale, al cui interno si possono trovare sebo, liquido ed altri elementi a seconda del tipo e della sede.
  • Cistoadenocarcinoma : Tumore maligno epiteliale caratterizzato dalla presenza di masse cistiche.
  • Cistoscopia : procedura che consente di visualizzare direttamente le strutture interne della vescica attraverso un tubo sottile dotato anche di apparato illuminante detto cistoscopio, che viene inserito nella vescica attraverso l'uretra. Durante questo esame e' possibile eseguire un prelievo di campioni di tessuti per la biopsia.
  • Citologia : studio delle cellule al microscopio per studiarne il tipo e per rilevare la presenza di cellule atipiche.
  • Citosina: una delle 4 basi azotate che compongono il DNA.
  • Clark (livelli di) : Livelli di infiltrazione cutanea del melanoma. Si tratta di cinque livelli ad ognuno dei quali corrisponde progressivamente l'interessamento di strati cutanei piu' profondi da parte del melanoma.
  • Clisma opaco (con bario) : serie di radiografie per la visualizzazione dell'apparato gastro-digerente. Il bario (v.) si usa come mezzo di contrasto per ottenere una migliore visualizzazione radiografica dell'apparato digerente; il bario si fissa, infatti, alla parete intestinale, consentendo in tal modo una migliore visualizzazione di ogni eventuale anomalia. Il bario puo' essere somministrato in forma liquida per via orale oppure introdotto nel colon attraverso l'ano. Una volta ottenuta una buona distribuzione del bario si fa la radiografia, che mette in luce eventuali formazioni anomale sulla parete come polipi o ulcere.
  • CLL : v. leucemia linfatica cronica.
  • Clonazione: tecnica sperimentale di biologia molecolare per produrre copie identiche di molecole, cellule o organismi.
  • Clone: popolazione di cellule o organismi aventi lo stesso genoma, perche' derivati da un progenitore comune.
  • CML : v. leucemia mieloide cronica.
  • Codice genetico: e' la lingua in cui sono scritte le istruzioni di montaggio delle proteine. Ha un alfabeto di sole quattro lettere: A (adenina), C (citosina), G (guanina) e T (timina). Combinando tre a tre queste lettere si ottengono le parole che, nel linguaggio della cellula, corrispondono agli aminoacidi.
  • Codone : unita' del codice genetico costituita da una sequenza di tre nucleotidi adiacenti (tripletta) che indica un determinato aminoacido.
  • Colangiocarcinoma : Tumore maligno poco frequente che origina dall'epitelio dei dotti biliari.
  • Colangiografia transepatica percutanea (PTC) : tecnica radiografica che consente di visualizzare il fegato e i dotti biliari. L'operatore introd urra' attraverso il fianco destro un ago sottile nel fegato e tramite questo iniettera' il mezzo di contrasto che gli permettera' di visualizzare meglio eventuali ostruzioni ai raggi X. Per ridurre l'eccesso di bile da cui deriva l'ittero (v.), in alcuni casi potra' lasciare in situ un catetere per facilitarne il drenaggio. Quest'esame si esegue solo nel caso in cui non sia possibile effettuare l'ERCP (v.).
  • Colangiopancreatografia retrograda endoscopica (ERCP) : tecnica radiografica che consente di visualizzare i dotti che trasportano la bile dal fegato alla cistifellea e dalla cistifellea al duodeno. Talvolta il cancro del pancreas provoca un restringimento dei dotti, con occlusione o rallentamento del flusso biliare e conseguente comparsa di ittero. L'operatore introdurra' delicatamente un tubo sottile attraverso la gola fino a raggiungere lo stomaco e poi il duodeno; egli introdurra' quindi, un catetere o tubo sottile fino a raggiungere i dotti biliari e pancreatici. In questo modo potra' visualizzare gli organi interni e introdurre nel dotto pancreatico il mezzo di contrasto, che consente di vedere ancora piu' chiaramente la regione alla radiografia. L'operatore avra', inoltre, la possibilita' di prelevare un campione di cellule da esaminare al microscopio e anche di rimuovere un'eventuale ostruzione dei dotti causata dalla presenza del tumore;
  • Colite ulcerosa : formazione di ulcere sulla mucosa che riveste l'intestino crasso.
  • Colonscopia : procedura che consente di visualizzare le strutture interne del colon e del retto. L'operatore inserisce delicatamente attraverso l'ano una sonda a fibre ottiche contenute in un tubo flessibile, detto colonscopio , tramite il quale puo' esaminare accuratamente tutto il colon e il retto. Qualora accerti la presenza di un polipo o di altro tessuto anomalo, puo' asportarlo tutto o in parte (biopsia incisionale) ed inviarlo in laboratorio per l'esame istologico al microscopio.
  • Colonscopia virtuale : utilizza le immagini acquisite mediante la TAC (V.) per avere informazioni sulle strutture interne del colon. Un computer elabora le immagini per ottenere rappresentazioni dettagliate che consentano di accertare la presenza di polipi o di altro tessuto anomalo sulla parete interna del colon. Si chiama anche colonografia o colonografia computerizzata in quanto le fibre ottiche illuminano la parte da esaminare e rimandano le immagini su di uno schermo esterno.
  • Colostomia : intervento chirurgico cui il chirurgo ricorre in presenza di tumori del colon-retto nel caso in cui non possa eseguire l' anastomosi (v.) dei due monconi. Egli pratichera' nella parete addominale uno stoma (v.) per consentire l'evacuazione delle feci in un apposito sacchetto. In alcuni casi la colostomia e' provvisoria, ossia sara' lasciata in situ soltanto fino a che la parete del colon non sara' ritornata alle condizioni normali; se, invece, il chirurgo deve necessariamente asportare tutta la porzione inferiore del colon, la stomia sara' permanente.
  • Colposcopia : procedura che consente di visualizzare le strutture interne della vagina e della cervice per individuare eventuali anomalie. Si esegue inserendo attraverso la vagina un tubo sottile, detto colposcopio , dotato all'estremita' di apparato illuminante. Durante la colposcopia e' anche possibile prelevare campioni di tessuto da sottoporre a biopsia (V.).
  • Condrosarcoma : tumore maligno che origina da tessuto cartilagineo, frequentemente localizzato a livello delle ossa pelviche, del femore o dell'omero.
  • Conizzazione : intervento tramite il quale si asporta dalla cervice e dal canale cervicale una porzione di tessuto a forma di cono. Il campione sara' quindi analizzato in laboratorio al microscopio per rilevare l'eventuale presenza di cellule atipiche. La conizzazione puo' essere attuata ai fini diagnostici o terapeutici .
  • Cordectomia : asportazione delle corde vocali.
  • Coriocarcinoma : tumore maligno derivante da determinate cellule embrionali (o che possiede caratteristiche microscopiche e/o biochimiche ad esse riconducibili). E' una delle neoplasie germinali. Sinonimo: corionepitelioma.
  • Craniotomia : intervento di apertura della scatola cranica.
  • Criochirurgia : tecnica chirurgica che sfrutta l'azione necrotizzante di temperature molto basse per distruggere il tessuto atipico, come il carcinoma in situ (tumore che interessa solo le cellule da cui e' originato e che non si e' propagato ai tessuti adiacenti). La procedura puo' essere eseguita sotto controllo ecografico;
  • Crioterapia : v. criochirurgia.
  • Cromosoma : lungo filamento di DNA che porta centinaia o migliaia di geni. L'Uomo ha 23 coppie di cromosomi, contenuti nel nucleo di ogni cellula.
  • Curettage endocervicale : procedura che consiste nel prelievo di cellule o di tessuto dal canale cervicale utilizzando una curette , uno strumento simile a un piccolo cucchiaio. I campioni cosi' ottenuti possono essere sottoposti ad analisi istologica. A volte, il curettage e' eseguito contemporaneamente alla colposcopia.
 

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D

  • DCIS : carcinoma duttale in situ (V.).
  • Delezione: perdita di una porzione di genoma di dimensioni variabili: da una singola base azotata, a uno o piu' geni, fino a un intero segmento di cromosoma.
  • Determinazione dei parametri ematochimici : serie di analisi del sangue mirante a determinare i livelli di certe sostanze liberate da alcuni organi e tessuti dell'organismo. Un valore alterato di una data sostanza puo' essere segno di malattia nell'organo o tessuto che la produce.
  • Deviazione urinaria : creazione di una via alternativa per la ritenzione e l'evacuazione dell'urina.
  • Diaframma: esile muscolo che separa il torace dall'addome localizzato piu' in basso rispetto ai polmoni e al cuore.
  • Diagnosi precoce : viene definita cosi' la diagnosi effettuata nelle fasi iniziali di sviluppo della malattia. L'individuazione precoce di un tumore offre non soltanto maggiori possibilita' di cura, ma permette anche di attuare interventi meno aggressivi e di assicurare una migliore qualita' di vita. Esempi di strumenti di diagnosi precoce sono il Pap-test per il carcinoma della cervice uterina, la mammografia per il carcinoma della mammella, la dermoscopia e l'analisi della cute per il melanoma e i carcinomi della pelle, il sangua occulto nelle feci per il tumore intestinale.
  • Diatermocoagulazione : attraverso il calore si ottiene la coagulazione o la distruzione di tessuti malati. Viene utilizzato l'elettrobisturi.
  • Disgerminoma : Tumore germinale ovarico poco frequente, tipico delle giovani donne .
  • Displasia: questo termine medico indica un cambiamento microscopico dell'aspetto di alcune cellule di un determinato tessuto: queste cellule hanno un aspetto che, pur non essendo quello normale, non e' neanche di tipo canceroso. Le cause di questi cambiamenti di forma possono essere diverse, come per esempio un'infiammazione in atto o cronica, oppure l'esposizione a certe sostanze chimiche. Tuttavia le displasie possono anche rappresentare l'anteprima di una trasformazione tumorale, una condizione pre-cancerosa: per questo e' bene tenerle sotto controllo. Quando un esame istologico rileva questo tipo di cambiamenti, e' lo specialista che decide come e quanto andare a fondo, anche sulla base di altri segni e sintomi riscontrati dal paziente.
  • Dissezione ascellare : asportazione dei linfonodi ascellari in presenza di tumore. Puo' essere completa o parziale , rispettivamente asportando tutti o alcuni dei linfonodi ascellari, sui quali si eseguira' l'esame istologico.
  • Dissezione linfonodale : procedura per mezzo della quale i linfonodi sono isolati e rimossi e quindi analizzati dall'anatomo-patologo al microscopio al fine di accertare l'eventuale presenza di cellule atipiche.
  • DNA : acido desossiribonucleico. Molecola che contiene le informazioni genetiche della maggior parte degli organismi viventi. E' formata da quattro basi azotate (adenina, citosina, guanina e timina), collegate tra loro a formare un filamento a doppia elica.
  • DNA polimerasi : l 'enzima che duplica le molecole di DNA.
  • Dosaggio dei recettori per l'estrogeno e per il progestinico : analisi che misura i livelli dei recettori per gli ormoni estrogeno e progestinico presenti nel tessuto neoplastico. In presenza di tumore della mammella, si analizza in laboratorio un campione di tessuto neoplastico allo scopo di stabilire se l'estrogeno o il progestinico possono influire sulla crescita tumorale Sulla base dei risultati, l'oncologo potra' decidere se l'attuazione di una terapia ormonale puo' bloccare la crescita del tumore.
  • Duodeno: prima parte dell'intestino tenue.
  • Duodenocefalopancreasectomia : resezione della testa del pancreas, della cistifellea, di una porzione dello stomaco e di una porzione dell'intestino tenue e del dotto biliare. La porzione residua del pancreas sara' sufficiente per continuare a produrre i succhi digestivi e l'insulina.
 

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E

  • Ecodoppler : indagine ultrasonografica che sfrutta le differenze delle riflessioni degli ultrasuoni per misurare la velocita' e la direzione del flusso sanguigno.
  • Ecoendoscopia : tecnica che associa l'immagine endoscopica - ottenuta attraverso l'introduzione di un tubo sottile detto endoscopio , dotato all'estremita' di un apparato illuminante - alla scansione dell' ecografia , indagine diagnostica che sfrutta le rifrazioni degli ultrasuoni per visualizzare le strutture interne dell'organismo. Le riflessioni formano un'immagine dei tessuti corporei che si definisce sonogramma .
  • Ecografia : indagine diagnostica che permette di analizzare alcune parti del corpo, come gli organi interni, utilizzando onde sonore ad alta frequenza, dette ultrasuoni emesse da una particolare sonda. Ogni tipo di tessuto, in base alla sua densita', assorbe o riflette una parte degli ultrasuoni. L 'ecografo e' il macchinario che trasforma le onde riflesse in immagini che compaiono su di uno schermo e che vengono elaborate tramite un computer, formando un'immagine dei tessuti corporei che si definisce sonogramma . E' un esame del tutto indolore che viene effettuato passando la sonda sulla superfice del corpo, in corrispondenza della zona da esaminare, in quanto i tessuti tumorali hanno generalmente una densita' diversa da quella dei tessuti normali che li circondano.
  • Ecografia transrettale : tecnica radiologica che impiega gli ultrasuoni , onde sonore ad alta frequenza, per visualizzare le strutture interne di una regione corporea. Si esegue inserendo delicatamente attraverso l'ano una piccola sonda, endoscopio , che emette gli ultrasuoni. Le riflessioni degli ultrasuoni sono convertite in immagini per mezzo di un computer. Questo tipo di ecografia serve per misurare le dimensioni esatte della prostata. Nella stessa sede, l'operatore potra' anche eseguire una biopsia (v.).
  • Emangioblastoma : raro tumore cerebrale costituito da vasi sanguigni. Generalmente si sviluppa nel cervelletto e di solito e' a lenta crescita e benigno
  • Ematuria : presenza di sangue nelle urine.
  • Embolizzazione arteriosa : intervento tramite il quale il chirurgo introdurra' un catetere , un tubicino sottil . e, nel grosso vaso che alimenta, ad esempio, il rene (arteria renale) attraverso una piccola incisione. Quindi iniettera' attraverso il catetere una speciale spugna gelatinosa allo scopo di bloccare l'irrorazione dell'organo. In questo modo le cellule neoplastiche non riceveranno piu' ossigeno ne' altre sostanze di cui hanno bisogno per crescere.
  • Emilaringectomia : asportazione parziale della laringe.
  • Emodialisi: procedura che consente di depurare il sangue tramite un macchinario esterno all'organismo.
  • Emoglobina : la proteina che trasporta l'ossigeno nei globuli rossi.
  • Emopoiesi : processo di formazione e maturazione delle cellule del sangue
  • Endosonografia : v. ecoendoscopia .
  • Enzima : molecola che rende possibile una reazione chimica.
  • Enzima di restrizione : enzima di origine batterica capace di tagliare il DNA in punti specifici, in corrispondenza di una specifica sequenza di basi azotate .
  • Epatectomia : intervento tramite il quale il chirurgo asportera' il fegato. Puo' essere parziale quando si rimuove solo la parte di fegato in cui e' localizzato il tumore - un cuneo di tessuto, un intero lobo o una porzione piu' estesa insieme ad un margine di tessuto sano circostante (in tal caso il tessuto epatico residuo svolgera' le funzioni del fegato); oppure totale quando si rimuove tutto il fegato, che deve essere sostituito con un organo sano prelevato da un donatore. Si parla in questo caso di trapianto . Il trapianto di fegato puo' essere eseguito quando la malattia e' circoscritta al fegato e quando e' possibile reperire un fegato sano da un donatore. I pazienti in attesa di trapianto possono essere sottoposti ad altri trattamenti.
  • Epatocarcinoma : tumore maligno epiteliale del fegato
  • Epidemiologia: disciplina medica che studia la frequenza e la distribuzione delle malattie nella popolazione in relazione ai fattori di rischio Epididimo organo allungato contorto che si estende lungo il testicolo.
  • Epiglottide : piccola cartilagine che chiude la laringe allo scopo di impedire al cibo di finire nelle vie aeree durante la deglutizione.
  • Epitelio (o tessuto epiteliale): Tessuto che riveste la superficie interna ed esterna di strutture e cavita' corporee (epitelio di rivestimento), che presenta cellule dotate di attivita' secernente (epitelio ghiandolare) oppure che riveste la superficie di organi di senso specifico (epitelio sensoriale).
  • Epitelioma : Termine utilizzato per indicare una neoplasia di origine epiteliale che puo' identificare sia tumori benigni (adenoma, papilloma) che maligni (carcinoma).
  • Epstein-Barr (virus di): Virus responsabile della mononucleosi infettiva e associato con il linfoma di Burkitt ed il carcinoma nasofaringeo .
  • Ereditarietà: trasferimento di informazioni genetiche dalla cellula madre alle figlie
  • Esame emocromocitometrico completo : analisi del sangue che mira a stabilire il numero di globuli rossi , globuli bianchi e piastrine ; il livello dell' emoglobina , la proteina che trasporta l'ossigeno, nei globuli rossi; la percentuale di globuli rossi presente nel campione.
  • Esame fisico : visita medica per verificare i segni generali delle vostre condizioni di salute, inclusa la presenza di eventuali segni di malattia, quali presenza di masse o qualunque altra manifestazione che possa sembrare atipica.
  • Esame istologico: e' una tecnica diagnostica che consiste nell'osservazione al microscopio di un campione di tessuto, detto biopsia, prelevato direttamente dal paziente nel sito in cui si sospetta si stia sviluppando un tumore. Il prelievo viene posto su un vetrino e analizzato al microscopio dall'anatomo-patologo, uno specialista che e' in grado di identificare se le cellule osservate hanno caratteristiche tumorali. Dal punto di vista della forma e dell'aspetto, infatti, le cellule tumorali sono diverse dalle corrispettive cellule normali: possono cambiare i contorni e la disposizione nel tessuto, oltre all'aspetto del nucleo, la parte centrale che contiene il materiale genetico. L'aspetto piu' delicato di questo tipo di esame e' il punto esatto in cui si decide di effettuare il prelievo: se il tumore e' piccolo, per esempio, e' possibile mancare il bersaglio e avere un risultato falsamente rassicurante. Per questo e' bene affidare le biopsie a specialisti esperti, che in genere eseguono il prelievo con l'aiuto di uno strumento di indagine come l'ecografia o la TC.
  • Esame neurologico : esame del cervello, del midollo spinale e dei nervi. Il medico vi chiedera' di eseguire alcune attivita' quali sorridere, stare in equilibrio, alzarvi in piedi, camminare e rispondere ad alcune domande per verificare la funzionalita' del cervello, del midollo spinale e dei nervi.
  • Esame obiettivo : il medico palpera' la zona interessata allo scopo di accertare l'eventuale presenza di masse o tumefazioni o altre anomalie.
  • Esami di laboratorio : serie di analisi che si eseguono su campioni di tessuto, sangue, urina o altre sostanze organiche allo scopo di formulare la diagnosi, pianificare e controllare il trattamento o monitorare l'andamento della malattia nel tempo.
  • Esami ematochimici : analisi di un campione di sangue allo scopo di misurare la quantita' di determinate sostanze immesse nel sangue da organi e tessuti. La presenza di una quantita' anomala (maggiore o minore rispetto alla norma) di una sostanza puo' essere il segno di una patologia a carico dell'organo o del tessuto che la produce.
  • Escissione : asportazione chirurgica di tessuti o organi.
  • Escissione locale : tecnica chirurgica tramite la quale il chirurgo potra' asportare un tumore in stadio molto precoce senza procedere ad incisione cutanea attuando un'endoscopia (v.).
  • Escreato : muco espettorato dai polmoni.
  • Esofagectomia : intervento tramite il quale il chirurgo asporta l'esofago, congiungendo , quindi, il moncone sano residuo con lo stomaco in modo che possiate comunque deglutire. In alcuni casi potra' utilizzare a questo scopo anche un piccolo condotto di plastica oppure un piccolo tratto di intestino.
  • Esofago : condotto attraverso il quale gli alimenti e i liquidi che ingeriamo passano dalla gola allo stomaco. La parete esofagea e' costituita da diversi strati di tessuto, tra cui mucosa, muscolo e tessuto connettivo. Il cancro dell'esofago origina nella mucosa e invade, crescendo, gli altri strati piu' esterni.
  • Esofago di Barrett : patologia in cui le cellule che rivestono la porzione inferiore dell'esofago (esofago distale) si sono modificate o sono state sostituite da cellule atipiche, che possono evolvere in una forma di tumore. Il reflusso gastroesofageo (v.) puo' indurre un'infiammazione dell'esofago, e col passare del tempo, evolvere in esofago di Barrett.
  • Esofagogramma con bario : particolare serie di radiografie dell'esofago e dello stomaco che si esegue ambulatorialmente. Prima dell'esame dovrete bere un liquido contenente bario (v.), che, fissandosi alla parete dell'esofago, rende in tal modo piu' visibile ogni eventuale anomalia.
  • Esofagoscopia: procedura che consente di visualizzare le strutture interne dell'esofago. L'operatore introdurra' delicatamente attraverso la bocca un tubo flessibile dotato di apparato illuminante, che si chiama esofagoscopio , fino a raggiungere l'esofago. Prima di iniziare vi spruzzera' in gola un anestetico locale (v.) per non farvi avvertire il benche' minimo fastidio. L'esofagoscopia e' un esame ambulatoriale. Se il medico riscontra la presenza di tessuto anomalo, potra' eseguire una biopsia
  • Esplorazione interna : palpazione manuale di organi interni, prevalentemente attraverso l'ano e la vagina. Dopo aver indossato un guanto sottile monouso, l'operatore introdurra' delicatamente un dito lubrificato nella vagina e/o nel retto e palpera' la zona per individuare la presenza di eventuali masse. Nel caso dell' esplorazione rettale , l'operatore tastera' la prostata attraverso l'ano per individuare la presenza di eventuali masse o di aree anomale, o verifichera' eventuali patologie del retto.
  • Esplorazione pelvica : esplorazione delle strutture di vagina, cervice, utero, salpingi (o tube), ovaie e retto. Il ginecologo, dopo aver indossato un guanto sottile monouso lubrificato, introdurra' delicatamente in vagina una o due dita, posizionando l'altra mano sul basso addome per palpare le dimensioni, la forma e la posizione dell'utero e delle ovaie. Introdurra', quindi, in vagina lo speculum (v.) allo scopo di individuare eventuali segni patologici. Usualmente egli esegue anche il Pap test (v.). Inoltre, il ginecologo allarghera' l'esplorazione anche al retto allo scopo di individuare la presenza di eventuali masse o aree anomale.
  • Estrogeni : ormoni che promuovono le caratteristiche sessuali femminili. Si possono preparare sinteticamente ed essere somministrati a scopo terapeutico. Nel trattamento del cancro della prostata possono bloccare la produzione di testosterone nei testicoli, ma oggi si usano raramente a causa del rischio di gravi effetti collaterali.
  • Eviscerazione pelvica : asportazione della porzione inferiore del colon, del retto e della vescica. Nella donna, si rimuovono anche la cervice, la vagina, le ovaie e i linfonodi adiacenti. Il chirurgo pratichera' uno stoma (v.) per consentire la raccolta delle urine e l'evacuazione delle feci in appositi sacchetti.
  • Ewing (sarcoma di): tumore maligno dell'osso e dei tessuti molli, tipico dell'eta' pediatrica, molto raro dopo i 30 anni di eta'.
 

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F

  • Faringe : un condotto lungo circa 12 cm, che, da dietro il naso, scorre fino al collo per continuare nell' esofago (v.).
  • Farmaci radiosensibilizzanti : preparati che possono essere somministrati insieme alla radioterapia per sensibilizzare ulteriormente le cellule neoplastiche.
  • Farmacogenomica : e' la disciplina che usa le informazioni ottenute dalla ricerca genomica e le normali tecniche di farmacologia, per creare nuove molecole capaci di curare le malattie
  • Fattori di rischio : vengono chiamate cosi' le caratteristiche biologiche, le situazioni e le condizioni cui e' associato statisticamente un aumento delle probabilita' di sviluppare una certa patologia. I fattori di rischio possono essere di natura genetica: ci sono infatti degli individui che possiedono fin dalla nascita delle varianti di alcuni geni che li rendono piu' suscettibili allo sviluppo di una certa malattia rispetto alla popolazione generale. Ci sono per esempio mutazioni di alcuni geni che aumentano il rischio di sviluppare un certo tipo di tumore, come i geni BRCA1 e BRCA2 nel caso del carcinoma della mammella, oppure il gene APC per il tumore del colon-retto. Altri fattori di rischio sono invece determinati stili di vita che favoriscono lo sviluppo di certe malattie: il fumo, la dieta, la mancanza di esercizio fisico sono esempi di comportamenti che possono aumentare il rischio di malattie cardiovascolari o di tumori. Infine ci sono fattori di rischio di natura ambientale, ovvero sostanze o radiazioni a cui gli individui sono esposti in maniera cronica o acuta e a dosi differenti e che possono a loro volta influire sulla probabilita' di sviluppare una determinata patologia.
  • Fibroma: e' un tumore benigno del tessuto connettivo. Si ha un fibroadenoma quando la proliferazione abnorme interessa tanto le cellule del tessuto connettivo, quanto quelle dell'epitelio
  • Fibrosarcoma : tumore maligno originato da fibroblasti del tessuto connettivo. Possono essere localizzati in qualunque distretto corporeo, ma sono piu' frequenti a livello del retroperitoneo ed in secondo luogo a livello delle estremita'.
 

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G

  • Gastrectomia: intervento di asportazione dello stomaco. Puo' essere subtotale se si asporta sola la parte di stomaco in cui e' localizzato il tumore con margine di resezione nei tessuti e negli organi sani adiacenti, oppure totale se il chirurgo deve rimuovere tutto lo stomaco, i linfonodi adiacenti e parte dell'esofago, dell'intestino tenue e di altri tessuti adiacenti. In alcuni casi il chirurgo potra' asportare anche la milza (v.). Per consentirvi di continuare a mangiare e a deglutire, il chirurgo congiungera' l'esofago con l'intestino tenue.
  • Gastrinoma: raro tumore generalmente maligno (apudoma), localizzato prevalentemente nella testa del pancreas o nel duodeno, il quale e' in grado di produrre gastrina responsabile della sindrome di Zollinger-Ellison
  • Gastroscopia: procedura che consente di visualizzare le strutture interne dello stomaco. L'operatore inserira' delicatamente attraverso la bocca un tubo flessibile dotato di apparato illuminante, che si chiama gastroscopio, per esaminare l'esofago, lo stomaco e il duodeno (v.) e verificare la presenza di aree atipiche.
  • Gene: tratto di DNA che contiene le informazioni per costruire una proteina.
  • Genetica: studio dei geni e delle loro funzioni.
  • Geni regolatori: sono veri e propri interruttori biologici, capaci di accendere o spegnere altri geni.
  • Genoma: sinonimo di patrimonio genetico, indica l'insieme di tutti i geni di un individuo.
  • Germinale (tumore): tumori maligni che originano da elementi precursori delle cellule germinali mature, piu' frequenti nell'eta' pediatrica e nei giovani. Possono insorgere a livello delle gonadi (testicolo ed ovaio), ma anche nel mediastino, nel retroperitoneo ed in altre sedi atipiche. Se ne riconoscono diversi istotipi: seminoma, carcinoma embrionario, coriocarcinoma, tumore del sacco vitellino (tumore del seno endodermico) e teratoma.
  • Glioblastoma multiforme: tumore maligno del cervello tipico dell'eta' adulta, generalmente localizzato negli emisferi cerebrali.
  • Glioma: un tipo di tumore cerebrale.
  • Globuli bianchi: cellule ematiche che combattono le infezioni e le malattie.
  • Globuli rossi: cellule ematiche che trasportano l'ossigeno e altre sostanze a tutti i tessuti dell'organismo.
  • Gnomica: studio dei genomi.
  • Gray (Gy): Unita' di dose assorbita di radiazioni. Attualmente e' la piu' utilizzata nella pratica radioterapica dove ha sostituito il rad (1 Gy = 100 rad).
  • Guanina: una delle 4 basi azotate che compongono il DNA.
 

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H

  • Hemoccult: Dispositivo per la ricerca di sangue occulto nelle feci. Puo' consentire di rivelare la presenza di neoplasie del colon-retto.
 

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I


  • Immunofenotipizzazione: studio al microscopio delle cellule presenti in un campione di sangue o midollo osseo per l'identificazione attraverso tipi di antigene o di marker presenti sulla loro superficie. Si usa per la diagnosi differenziale delle leucemie.
  • Immunoistochimica: E' una tecnica di indagine che permette di analizzare sezioni di tessuto o cellule prelevate dal paziente, per identificare se si tratta di cellule tumorali e per caratterizzarle ulteriormente, in modo da pianificare la cura. Questa tecnica diagnostica sfrutta la capacita' di alcuni anticorpi di riconoscere particolari strutture cellulari, dette antigeni, che nelle cellule tumorali si presentano in modo specifico. Il campione biologico viene di fatto "colorato" con questi anticorpi e osservato successivamente al microscopio. Un risultato positivo indica che effettivamente l'anticorpo ha riconosciuto una struttura che e' peculiare del tipo di tumore sospettato.
  • Immunostimolanti: sostanze in grado di aumentare la risposta del sistema immunitario.
  • Immunoterapia: v. terapia biologica.
  • Incidenza: l'incidenza e' un indicatore statistico che misura la velocita' di comparsa di nuovi casi di una certa malattia, per esempio di un determinato tipo di tumore, nell'ambito di una popolazione di riferimento in un preciso arco di tempo. Viene espressa sotto forma di tasso di incidenza, ovvero il rapporto tra il numero di nuovi casi di malattia e il numero di persone considerate in un preciso arco di tempo e in un preciso ambito, per esempio "10 nuovi casi di tumore epatico ogni 100 persone in un mese", ovvero un tasso di incidenza di 0,1. Il suo valore e' un numero che puo' andare da 0 all'infinito< br>Interferone: sostanza prodotta nell'organismo da diversi tipi di cellule e che ha proprieta' di modulare le risposte delle nostre difese immunitarie. Una proprieta' molto studiata dell'interferone - di cui esistono tre tipi diversi - e' quella di inibire in qualche misura la crescita cellulare.
  • Interleuchina: Termine generico riferito ad un gruppo di proteine prodotte da vari tipi di cellule tra cui linfociti e macrofagi, che regolano molte funzioni del sistema immunitario, cosi' come diverse altre funzioni. L'interleuchina-2 viene impiegata nella terapia delle forme metastatiche di carcinoma renale e melanoma.
  • Intervento di Whipple: v. duodenocefalopancreasectomia.
  • Intracavitaria (IC): Via di somministrazione regionale di farmaci all'interno di uno spazio o cavita' corporea. Ne fanno parte la via intratecale, intrapleurica, intraperitoneale e intravescicale.
  • Intraperitoneale: Via di somministrazione di farmaci all'interno del liquido peritoneale, cioe' del liquido che umidifica la superficie di gran parte degli organi contenuti nell'addome e anche di parte degli organi pelvici
  • Intrapleurica: Via di somministrazione di farmaci all'interno del liquido pleurico, cioe' del liquido che umidifica la superficie che riveste i polmoni
  • Intrarteriosa (IA): Via di somministrazione regionale impiegata per farmaci destinati ad un organo o ad un distretto corporeo.
  • Intratecale (IT): Via di somministrazione di farmaci all'interno del liquido che circonda il midollo spinale.
  • Intravenosa (IV): Via di somministrazione di farmaci piu' utilizzata. Sinonimo: endovenosa.
  • Intravescicale: Via di instillazione di farmaci nella cavita' vescicale.
  • Introne: segmento apparentemente inutile che interrompe la sequenza di un gene. Quando la cellula legge il gene per costruire la proteina, elimina gli introni.
  • Iperplasia: si ha in seguito ad un abnorme proliferazione di cellule, che arrivano a formare strati piu' spessi del normale sulle superfici epiteliali o piccoli noduli all'interno di un organo solido. Si tratta pero' di cellule non maligne, ben specializzate, che fanno ancora il loro dovere e non invadono gli altri tessuti
  • Iperplasia prostatica benigna (IPB): patologia prostatica caratterizzata da aumento di volume della prostata, che ostruisce in tal modo l'uretra o la vescica, con conseguenti difficolta' nella minzione o compromissione delle funzioni sessuali. Non e' una forma tumorale, ma la sua risoluzione potrebbe richiedere un intervento chirurgico. I sintomi dell'IPB o di altri disturbi prostatici possono essere simili a quelli di una patologia prostatica maligna.
  • Ipertermia: trattamento basato sull'uso di una macchina speciale che serve a innalzare la temperatura corporea per un certo periodo allo scopo di distruggere le cellule neoplastiche. Essendo queste ultime piu' termosensibili delle cellule normali, muoiono e, di conseguenza, il diametro del tumore si riduce.
  • Isterectomia: intervento di ablazione dell'utero e della cervice. Se l'intervento si esegue attraverso la vagina, si parla di isterectomia vaginale; se, invece, il chirurgo esegue una lunga incisione nell'addome, si parla di isterectomia addominale. Se l'incisione addominale e' piccola e l'intervento si esegue introducendo attraverso questa breccia uno strumento che prende il nome di laparoscopio, si parla di isterectomia laparoscopica.
  • Istiocitoma fibroso maligno: Tumore maligno dei tessuti molli e dell'osso poco frequente.
  • Istologico (esame): Studio di tessuti prelevati mediante biopsia. L'esame istologico consente di identificare la natura e le caratteristiche delle cellule del tessuto prelevato.
  • Istotipo: Tipo istologico; tipo di cellule presenti in un determinato tessuto.
  • Ittero: colorazione giallastra della cute e delle sclere(v.), dovuta in genere ad un aumento della bilirubina nel sangue.
  • IVP: v. pielografia i.v.
 

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K

  • Kaposi (sarcoma di): Tumore maligno dei vasi sanguigni caratterizzato dalla comparsa sulla cute, sulle mucose e negli organi interni di placche o noduli porpora scuro o marroni. E' la neoplasia piu' frequente nei malati di AIDS, si manifesta spesso in giovani adulti e presenta una tendenza alla rapida diffusione. Prima dell'AIDS era una neoplasia rara, tipica degli anziani ed a lento decorso.
  • Ketoconazolo: ormone che puo' bloccare gli androgeni prodotti nelle ghiandole surrenali.
 

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L

  • Laparoscopia: e' un'indagine chirurgica che consente di esaminare gli organi interni dell'addome e identificare le aree anomale attraverso una sonda a fibre ottiche. Si esegue inserendo, attraverso due piccole incisioni praticate nella parete addominale, uno strumento flessibile, detto laparoscopio, alla cui estremita' e' montato un apparato illuminante. In questo modo si illumina il contenuto dell'addome e vengono trasmesse le immagini su di uno schermo esterno. Attraverso il laparoscopico si possono introdurre delle piccole pinze e anche strumenti chirurgici miniaturizzati attraverso i quali l'operatore potra' prelevare campioni di tessuto e linfonodi per la biopsia (v.), ma anche operare veri e propri interventi (come l'asportazione della colecisti). L'indagine viene fatta in anestesia generale.
  • Laparotomia: procedura in cui le strutture interne dell'addome sono studiate attraverso un'incisione praticata nella parete addominale. Permette di accertare eventuali segni di malattia e di prelevare campioni di tessuto e liquidi organici, che sono poi analizzati al microscopio per determinare la presenza di eventuali cellule neoplastiche. Se queste sono presenti, il tessuto o organo puo' essere asportato durante la laparotomia. E' una procedura cui si ricorre solo se necessario ai fini della scelta del trattamento.
  • Laringe: condotto a forma triangolare, localizzato nella parte mediana del collo appena al di sotto della faringe (v.). L'aria passa attraverso la faringe e la laringe verso la trachea per finire nei polmoni. Il cibo passa attraverso la faringe per poi raggiungere l'esofago. La parte superiore della laringe e' chiusa dall'epiglottide (v.), che impedisce al cibo di finire nelle vie aeree durante la deglutizione. La laringe racchiude le corde vocali, che vibrano al passaggio dell'aria, formando dei suoni, che riecheggiano attraverso la faringe, la bocca e il naso e sono emessi sotto forma di voce. La laringe si puo' suddividere in tre porzioni: glottide, ossia il tratto intermedio del canale laringeo compreso tra le corde vocali; sopraglottide, il tessuto al di sopra della glottide; e subglottide, il tessuto localizzato inferiormente alla glottide. La subglottide comunica con la trachea, che immette l'aria nei polmoni.
  • Laringectomia: intervento di asportazione della laringe. Puo' essere sopraglottidea quando il chirurgo rimuove solo la sopraglottide; totale quando, invece, asporta tutta la laringe. Nel corso di quest'intervento si esegue anche una tracheotomia (v.) per permettere al paziente di respirare. Se il tumore si e' diffuso ai linfonodi, il chirurgo procedera' alla dissezione linfonodale (v.).
  • Laringoscopia: procedura che permette di visualizzare le strutture interne della laringe per mezzo di uno specchio o di un tubo sottile flessibile detto laringoscopio, dotato all'estremita' di un apparato illuminante (la procedura e' simile a quella della broncoscopia).
  • Laserchirurgia: tecnica che utilizza come bisturi l'energia luminosa del raggio laser, fascio di luce sottile e potente, per distruggere le cellule tumorali. Puo' risultare utile per il trattamento dei tumori in stadio molto precoce.
  • Laserterapia: trattamento che utilizza un raggio di luce ad alta energia diretto sul tumore per ricanalizzare l'esofago.
  • Lattato deidrogenasi (LDH): sostanza presente nel sangue il cui livello alterato segnala la presenza di una malattia neoplastica.
  • Lattico deidrogenasi: v. lattato deidrogenasi.
  • LCIS: carcinoma lobulare in situ.
  • LDH: v. lattato deidrogenasi.
  • LEEP (acronimo dall'inglese Leep Electrosurgical Excision Procedure): procedura chirurgica che utilizza un'ansa (da cui deriva anche la definizione di ansa diatermica) collegata a corrente elettrica per asportare del tessuto anormale dalla cervice.
  • Legame peptidico: tipo di legame chimico che lega tra loro gli aminoacidi in una proteina
  • Leiomioma: e' un nodulo di cellule tumorali benigne, che derivano dalla muscolatura liscia dell'utero o dell'intestino.
  • Leucemia granulocitica acuta: v. leucemia mieloide acuta.
  • Leucemia granulocitica cronica: v. leucemia mieloide cronica.
  • Leucemia linfatica cronica (CLL): tipo di tumore caratterizzato da una sovrapproduzione di linfociti (v.) da parte del midollo osseo. Di solito progredisce lentamente. E' il secondo tipo di leucemia piu' comune negli adulti, spesso insorge nella media eta' e raramente colpisce i bambini.
  • Leucemia mieloblastica acuta: v. leucemia mieloide acuta.
  • Leucemia mielogena acuta: v. leucemia mieloide acuta.
  • Leucemia mieloide acuta (AML): tipo di tumore in cui il midollo osseo produce mieloblasti (v.), globuli rossi e piastrine. Di solito progredisce rapidamente se non trattata. E' la forma di leucemia piu' comune negli adulti.
  • Leucemia mieloide cronica (CML): tipo di tumore caratterizzato da una sovrapproduzione di globuli bianchi da parte del midollo osseo. Progredisce lentamente, insorge solitamente intorno ai 50 anni. E' raramente diagnosticata nei bambini.
  • Leucemia non linfocitica acuta: v. leucemia mieloide acuta.
  • Leucemie: sono i tumori maligni che interessano i linfociti o i granulociti, ovvero i globuli bianchi del sangue. Sotto forma liquida, sono cellule che scorrono nel sistema sanguigno.
  • Leucoferesi: procedura che si esegue tramite un'apposita macchina per separare dal sangue le cellule staminali periferiche (v.), che saranno quindi trattate e congelate fino al momento dell'utilizzo successivo. Questa procedura dura 3-4 ore.
  • Linfa: liquido acquoso e incolore, che circola nel sistema linfatico e trasporta i globuli bianchi, o linfociti (v.).
  • Linfadenectomia pelvica: intervento chirurgico tramite il quale il chirurgo rimuove i linfonodi pelvici, che saranno quindi analizzati al microscopio dall'anatomo-patologo per evidenziare la presenza di eventuali cellule atipiche.
  • Linfangiografia: tecnica radiografica che consente di visualizzare il sistema linfatico per mezzo dei raggi X dopo l'iniezione di un mezzo di contrasto attraverso i vasi linfatici del dorso del piede. Il contrasto si propaga attraverso i linfonodi e i vasi linfatici, che sono cosi' meglio visibili alle radiografie, consentendo di individuare eventuali ostruzioni. Serve per accertare se le cellule neoplastiche hanno invaso i linfonodi.
  • Linfedema: patologia che si manifesta con il gonfiore e che puo' interessare il braccio, la gamba o altre parti del corpo quando i linfonodi regionali sono compromessi da una malattia o asportati con un intervento chirurgico. Cio' causa uno squilibrio della circolazione linfatica, per cui la linfa, non potendo piu' defluire nell'arto interessato attraverso i vasi linfatici interrotti, ristagna nei tessuti, dando luogo al linfedema. Il linfedema puo' essere primitivo quando e' causato dall'anomalo sviluppo del sistema linfatico o secondario quando e' correlato alla presenza di un tumore. I pazienti affetti da alcuni tipi di tumore (mammella, melanoma, utero, prostata ecc.) possono sviluppare un linfedema in conseguenza dell'asportazione chirurgica dei linfonodi, della radioterapia o dell'ostruzione delle vie e/o delle ghiandole linfatiche da parte di cellule tumorali. Il linfedema secondario, una volta instaurato, non guarisce mai completamente, ma grazie ai trattamenti riabilitativi e/o farmacologici e' possibile controllarne le dimensioni e i sintomi correlati (pesantezza, indolenzimento, fastidio).
  • Linfoadenectomia (o linfadenectomia): Asportazione di uno o piu' linfonodi.
  • Linfoadenopatia (o linfadenopatia): Affezione dei linfonodi.
  • Linfociti: tipo di globuli bianchi che aiutano l'organismo a combattere contro le infezioni.
  • Linfocitosi: Aumento del numero dei linfociti nel sangue.
  • Linfografia: v. linfangiografia.
  • Linfoma di Hodgkin (LH): Linfoma che origina da linfonodi disposti assialmente lungo il dotto toracico in individui generalmente tra i 15 ed i 35 anni di eta'. Resta sovente a lungo localizzato nelle sedi di origine e si caratterizza per la presenza nel suo contesto di particolari cellule chiamate di Reed Sternberg.
  • Linfoma Non Hodgkin (LNH): Dizione sotto la quale vengono raggruppati alcuni tipi di linfomi che presentano importanti differenze rispetto al linfoma di Hodgkin ed i quali vengono classificati in base al grado di malignita' delle loro cellule in LNH ad alto grado, basso grado e grado intermedio.
  • Linfomi: sono i tumori maligni che interessano alcune cellule del sistema immunitario, i linfociti. Il tumore assume pero' una forma solida e inizia solitamente nei linfonodi.
  • Linfonodi: piccole strutture a forma di fagiolo, sono gli organi del sistema linfatico circondati da una capsula fibrosa e contenenti cellule chiamate linfociti e macrofagi. I linfonodi hanno le dimensioni di mezzo centimetro e sono localizzati nei cosiddetti "distretti", lungo tutto il decorso dei vasi linfatici. I distretti linfonodali sono situati nel cavo ascellare, nella pelvi, nel collo, nell'addome e nell'inguine.Le cellule del sistema immunitario circolano attraverso la linfa e quando raggiungono i linfonodi questi funzionano da vere e proprie stazioni di controllo nei confronti dei microrganismi patogeni, ma anche delle cellule tumorali in circolo. Quando arriva uno di questi segnali, si attiva la moltiplicazione dei linfociti, che iniziano quindi a circolare per attuare la risposta immunitaria. Un ingrossamento dei linfonodi puo' essere indice di diverse patologie: infezioni, malattie immunologiche o endocrine, tumori, patologie da accumulo di lipidi oppure sarcoidosi. Nel caso particolare dei tumori, cellule neoplastiche che si staccano dalla massa primaria possono accumularsi a livello dei linfonodi, da cui eventualmente possono migrare e dare metastasi.
  • Linfonodo sentinella: tecnica chirurgica in cui si asporta, dopo averlo evidenziato, il primo linfonodo che drena il tumore. A seconda se sia interessato o no si procede alla dissezione del linfonodo.
  • Linfopenia: Riduzione del numero dei linfociti nel sangue. Sinonimo: linfocitopenia.
  • Lipoma: si tratta di un tumore benigno del tessuto adiposo. E' estremamente rara la trasformazione maligna. E' in genere avvolto in una capsula che facilita l'asportazione chirurgica.
  • Lobectomia: intervento tramite il quale si rimuove il lobo polmonare in cui e' localizzato il tumore. Nella stessa sede il chirurgo potra' eseguire una biopsia linfonodale (v.) per vedere se i linfonodi sono invasi o indenni.
  • Locoregionale (chemioterapia): Trattamento nel quale i farmaci chemioterapici vengono somministrati localmente in un organo o in un distretto corporeo. Scopo della terapia locoregionale e' quello di favorire la massima concentrazione dei farmaci nella neoplasia, risparmiando il resto dell'organismo.
 

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M

  • Macroglobulinemia: tipo di neoplasia delle plasmacellule (v.) caratterizzata da un'eccessiva concentrazione ematica  dei linfociti che producono la proteina M. Puo' essere accompagnata da ingrossamento del fegato e della milza.
  • Malattia genica: malattia che insorge a causa di modificazioni del materiale genetico
  • Mammografia: radiografia della mammella.
  • Mappa genetica: schema in cui si indica la posizione dei geni sui cromosomi di una data specie.
  • Marker: termine inglese, e' traducibile con "indicatore", e si usa nei confronti di quegli elementi (enzimi, antigeni, anticorpi, etc.) la cui variazione all'interno dell'organismo puo' far sospettare la presenza di un tumore
  • Mastectomia: intervento di asportazione della mammella. Puo' essere parziale o segmentale se si asporta la sola parte di mammella in cui e' localizzato il tumore con margine di resezione nel tessuto sano circostante. In occasione di quest'intervento conservativo il chirurgo potra' decidere se procedere a dissezione ascellare completa o parziale (v.). La mastectomia e' radicale se il chirurgo asporta la mammella e i muscoli pettorali con dissezione ascellare (v.); radicale modificata se oltre all'ablazione della mammella con dissezione ascellare (v.), il chirurgo rimuove il rivestimento del muscolo pettorale e a volte anche parte del muscolo pettorale stesso; totale o semplice se si limita alla sola ablazione completa della mammella, solitamente non associata a dissezione ascellare (v.).
  • Mastite carcinomatosa: Intensa reazione infiammatoria di una mammella, che diviene arrossata, tumefatta e dolente, determinata da una marcata linfangiosi neoplastica. Sinonimo: carcinoma infiammatorio della mammella.
  • Mastodinia: dolore mammario non significativo di malattia neoplastica.
  • Mastopatia fibrocistica: Condizione della mammella caratterizzata dalla presenza di un complesso di lesioni variamente associate (cisti, fibrosi, iperplasia), che non comporta, come tale, un aumento significativo del rischio di comparsa di carcinoma. Sinonimi: displasia mammaria.
  • Mediastino: spazio centrale compreso tra i polmoni, in cui sono contenuti il cuore, i grandi vasi e altre strutture.
  • Mediastinoscopia: procedura che consente di visualizzare il mediastino (v.) e i linfonodi regionali. Attraverso una piccola incisione praticata alla base del collo l'operatore introdurra' nella cavita' toracica il mediastinoscopio, uno strumento simile ad un piccolo telescopio, per procedere quindi ad un'esplorazione accurata della regione e, se lo riterra' opportuno, potra' prelevare anche dei campioni di cellule e linfonodi da inviare all'esame istologico.
  • Mediastinotomia anteriore: procedura chirurgica che consente di visualizzare i tessuti e gli organi interni introducendo uno strumento attraverso una piccola incisione praticata nel torace, a fianco allo sterno. Consente di solito al chirurgo di eseguire una biopsia linfonodale (v.) sul lato sinistro del torace. E' anche chiamata anche procedura di Chamberlain.
  • Medulloblastoma: Tumore maligno cerebrale, piu' spesso localizzato nel cervelletto, tipico dell'eta' pediatrica. E' un tumore di origine neuroectodermica classificato come PNET.
  • Melanoma: Tumore maligno dei melanociti (cellule produttrici di melanina), localizzato prevalentemente a livello cutaneo, ma possono svilupparsi anche melanomi extracutanei a livello delle mucose (congiuntiva, cavita' orale, intestino, vulva, vagina) cerebrale e dell'occhio.
  • Mesotelioma pleurico: Tumore maligno della pleura, spesso associato ad una precedente esposizione all'asbesto.
  • Metabolismo: insieme delle reazioni chimiche eseguite da un organismo per mantenersi in vita.
  • Metastasi : il tumore che da' metastasi e' quello che evade dall'organo di origine per espandersi in altre parti del corpo. La metastasi vera e propria e' l'impianto di cellule tumorali in organi diversi da quello di insorgenza.
  • Metastatizzazione: crescita di metastasi dei tumori maligni.
  • Microcitoma polmonare: Carcinoma polmonare a piccole cellule. Si distingue dal carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC), oltre che per le caratteristiche cellulari, per il comportamento particolarmente aggressivo di questa neoplasia che determina diverse strategie diagnostiche e terapeutiche ed una differente prognosi..
  • Midollo osseo: tessuto spugnoso contenuto all'interno delle grandi ossa. Il midollo osseo produce i globuli bianchi, i globuli rossi e le piastrine.
  • Mieloblasti: tipo di globuli bianchi.
  • Mieloma multiplo: Neoplasia caratterizzata dalla proliferazione ed accumulo di linfociti B e plasmacellule che producono immunoglobuline monoclonali. Sinonimo: plasmacitoma
  • Milza: organo che si trova nella parte superiore sinistra dell'addome, vicino allo stomaco. La milza produce i linfociti, filtra il sangue, raccoglie le cellule ematiche ed elimina quelle invecchiate.
  • Minzione: processo tramite il quale l'urina (v.) e' espulsa dall'organismo attraverso l'uretra (v.).
  • Morbilità: percentuale di persone che si ammalano su una certa popolazione.
  • Mortalità: il tasso di mortalita' e' un caso particolare del tasso di incidenza (cioe' una misura statistica) e indica il numero di persone che sono morte a causa di una certa malattia in un preciso arco di tempo.
  • Mutageno: sostanza o agente fisico capace di aumentare la probabilita' di una mutazione in una cellula o in un organismo.
  • Mutazione: alterazione della sequenza di basi azotate di un gene.
 

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N

  • Nanotecnologia: disciplina che studia sistemi per manipolare la materia atomo per atomo, molecola per molecola. Il prefisso "nano", infatti, si riferisce all'unita' di misura con il quale si misurano le molecole: il nanometro, che equivale a un miliardesimo di metro.
  • Natural Killer (NK): Particolare tipo di linfocito che possiede la capacita' di uccidere cellule maligne senza necessitare di una precedente sensibilizzazione o immunizzazione.
  • Nefrectomia: Intervento di rimozione di un rene: Puo' essere parziale se si limita alla resezione del tumore con un margine di tessuto sano circostante; semplice se si asporta tutto il rene solamente; radicale se oltre al rene si asportano anche il surrene e, usualmente, dei linfonodi adiacenti.
  • Nefroblastoma: Tumore maligno renale caratteristico dell'eta' pediatrica. Sinonimi: tumore di Wilms, embrioma renale.
  • Neoadiuvante (terapia): Chemioterapia o radioterapia che precede l'intervento locale sulla neoplasia (chirurgico o radiante). Viene effettuata, in determinati tumori, con l'intento di ridurre la massa neoplastica per rendere realizzabile o meno mutilante l'intervento locale, oltre ad eliminare le eventuali cellule metastatiche occulte.
  • Neoplasia: nuova formazione patologica di tessuto. Il termine e' usato come sinonimo di tumore.
  • Neuroblastoma: Tumore maligno derivante da cellule neuroectodermiche. Si tratta di uno dei piu' frequenti tumori dell'infanzia a sede prevalentemente addominale.
  • Nevo: Sinonimo di neo che ne costituisce il tessuto comune.
  • Nodulo, cisti: il nodulo e' un agglomerato normale o patologico di cellule con una struttura diversa da quella del tessuto circostante. Le formazioni patologiche possono avere origine infiammatoria, infettiva o neoplastica. I noduli tumorali possono insorgere praticamente in tutti gli organi, ma in particolare al seno, al polmone, all'utero e alla tiroide. Devono essere asportati chirurgicamente e sottoposti a esame istologico per chiarirne la natura, che puo' essere sia benigna che maligna. La cisti e' una formazione patologica simile a un sacco membranoso ripieno di liquido, che puo' essere prelevato per l'analisi. La comparsa di una cisti puo' essere dovuta alla chiusura di un canale attraverso cui passano secrezioni ghiandolari o a infezioni parassitarie. Talvolta si tratta invece di formazioni tumorali, generalmente benigne. In questo caso, sono generalmente localizzate nell'ovaio, nel testicolo, nelle ossa, nel cervello e nel collo, nella tiroide e nella mammella.
  • NSCLC: Acronimo inglese di carcinoma polmonare non a piccole cellule. Termine che include tutti i vari istotipi di carcinoma polmonare ad eccezione del microcitoma polmonare.
  • Nucleo : Parte della cellula nella quale sono contenuti quasi tutti i geni. E' delimitato da una sottile membrana, che lo isola dal resto della cellula.
  • Nutrizione enterale: somministrazione di sostanze nutritive tramite un sondino nasogastrico, un tubicino di plastica flessibile introdotto attraverso il naso o la bocca fino allo stomaco, fino a quando non si e' in grado di riprendere ad alimentarsi normalmente.
  • Nutrizione parenterale: somministrazione di sostanze nutritive per endovena fino a quando non si e' in grado di riprendere ad alimentarsi normalmente.
 

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Q

  • Quadrantectomia: asportazione chirurgica di un quadrante del seno
  • Qualità della vita: Percezione soggettiva che un individuo ha sia della propria salute fisica e psicologico-emotiva, che della posizione che ha nella vita nel contesto dell'ambiente in cui vive e in relazione alle proprie aspettative e preoccupazioni. In oncologia l'impatto sulla qualita' di vita del paziente rappresenta uno dei parametri cruciali nella valutazione dell'efficacia di un trattamento.
 

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R

  • Rabdomiosarcoma: Tumore maligno (sarcoma) che origina da cellule della muscolatura striata.
  • Rad: Unita' di dose assorbita, equivalente ad un centesimo di Gray (Gy), dal quale e' stato sostituito nella pratica radioterapica.
  • Radiografia del torace: radiografia degli organi e delle ossa che si trovano nel torace. I raggi X consistono in un fascio di energia in grado di attraversare il corpo e fissarsi su una pellicola, rendendo in questo modo l'immagine delle strutture interne dell'organismo.
  • Radioisotopo: sostanza radioattiva.
  • Radionuclide: sostanza radioattiva.
  • Radioterapia: e' un tipo di trattamento oncologico basato sull'utilizzo di radiazioni ad alta energia (raggi X, alfa, beta, gamma) in grado di distruggere le cellule tumorali  e ridurre le dimensioni del tumore. Le radiazioni danneggiano il DNA, impedendo alla cellula di replicarsi e causandone la morte. La terapia e' diretta specialmente contro le cellule tumorali perche' si replicano piu' attivamente. Anche alcune cellule normali possono pero' essere uccise, soprattutto quelle a elevata velocita' di replicazione. Esistono due tipi di radioterapia: radioterapia esterna in cui le radiazioni sono erogate da una macchina esterna all'organismo e orientate sulla zona interessata dal tumore; e radioterapia interna o intracavitaria, in cui il radioisotopo (v.) puo' essere immesso direttamente nella lesione o vicino ad essa. La modalita' di attuazione della radioterapia dipende dal tipo e dallo stadio del tumore. La radioterapia e' generalmente utilizzata, anche in associazione alla chemioterapia, per ridurre la dimensione di un tumore prima della chirurgia o per distruggere eventuali cellule tumorali rimaste dopo un intervento chirurgico. Solo in alcuni casi di tumori localizzati e' impiegata come trattamento principale
  • Randomizzazione: Meccanismo, utilizzato negli studi di tipo comparativo, per mezzo del quale due o piu' terapie vengono confrontate mediante assegnazione casuale ai pazienti. In tal modo ogni paziente ha la stessa probabilita' di ricevere uno dei trattamenti oggetti di studio.
  • Recettori: Proteine localizzate sulla superficie o all'interno delle cellule che sono in grado di riconoscere e legare in maniera selettiva una particolare sostanza di varia natura (per esempio un ormone, un antigene, uno zucchero) ma anche un microrganismo (un virus o un batterio). Il legame di una sostanza al proprio recettore provoca una cascata di reazioni che culminano in una precisa risposta della cellula alla sostanza legata, che agisce da segnale. Per esempio, il legame di un ormone come l'insulina ai propri recettori situati nel fegato indica che e' necessario immagazzinare all'interno delle cellule il glucosio ingerito con un pasto e circolante nel sangue: la risposta delle cellule epatiche a questo segnale e' l'assunzione al loro interno del glucosio circolante, con un conseguente ristabilirsi dei valori normali di glicemia. Nel caso dei tumori, i recettori possono avere un ruolo determinante. Spesso, infatti, la trasformazione neoplastica induce la cellula a produrre recettori modificati, che mandano segnali del tutto sregolati: puo' accadere per esempio che un recettore che normalmente risponde agli stimoli di crescita esterni venga mutato e sia quindi sempre attivo, inviando alla cellula stimoli proliferativi continui. Mutazioni in alcuni tipi di recettori possono quindi essere alla base dello sviluppo dei tumori. Conoscere queste mutazioni puo' essere utile per sintetizzare farmaci mirati che, una volta legati ai recettori modificati, siano in grado di bloccarne l'attivita' che favorisce la crescita tumorale
  • Reflusso gastroesofageo: risalita in esofago di contenuto dello stomaco.  Per la sua acidita' puo' essere fonte di dolore  e patologia.
  • Remissione: Regressione della neoplasia, che puo' essere completa con scomparsa della neoplasia (remissione completa) o parziale con riduzione della neoplasia superiore al 50% (remissione parziale). Vedi anche risposta terapeutica.
  • Reni: due organi simmetrici situati a ciascun lato della colonna vertebrale. Ogni rene e' costituito internamente da tubuli sottili che filtrano e depurano il sangue, privandolo delle scorie ed eliminando queste con l'urina. L'urina secreta dai reni scorre attraverso l'uretere nella vescica, dove viene trattenuta fino al momento della minzione.
  • Resezione cuneiforme: intervento di asportazione del tumore e tessuto sano circostante, con incisione a forma di cuneo.
  • Resezione transuretrale della prostata: intervento tramite il quale chirurgo rimuove il tessuto prostatico senza incisione chirurgica, introducendo attraverso l'uretra un tubo flessibile detto cistoscopio, dotato all'estremita' di un apparato illuminante.
  • Retinoblastoma: Raro tumore maligno che si sviluppa a livello della retina. E' il tumore intraoculare piu' comune dell'eta' pediatrica.
  • Retto: parte inferiore dell'intestino, organo dell'apparato digerente o gastrointestinale. L'apparato digerente assorbe dagli alimenti che ingeriamo le sostanze nutritive (vitamine, minerali, carboidrati, grassi, proteine  e acqua), e trattiene i residui finche' l'organismo non li espelle. L'apparato digerente e' composto dall'esofago, dallo stomaco, dall'intestino tenue e dall'intestino crasso.  L'intestino crasso comprende il ceco, il colon ascendente, il colon trasverso , il colon discendente, il sigma e il retto.  Il retto si apre all'esterno tramite l'ano, l'orifizio attraverso il quale l'organismo evacua le feci.
  • Rettocolonscopia: Esplorazione endoscopica del retto e del colon.
  • Rettoscopia: Esplorazione in endoscopia del retto.
  • Rettosigmoidoscopia: esame che consente di valutare la mucosa interna del retto e dell'ultima parte del colon, effettuato mediante una sonda flessibile dotata di un fascio di fibre ottiche
  • Ricaduta (tumorale): Comparsa di nuove lesioni neoplastiche oppure aumento delle dimensioni di una neoplasia, in risposta completa o risposta parziale, rispetto ai valori pretrattamento.
  • Ricerca del sangue occulto nelle feci: analisi di un campione di feci allo scopo di accertare la presenza di sangue non visibile.
  • Ricerca di marcatori tumorali nel sangue: esame di laboratorio tramite il quale e' possibile valutare la quantita' di sostanze prodotte in organi e tessuti, quindi, anche dalle cellule neoplastiche, e rilasciate nel sangue. Talune di queste sostanze sono specifiche per alcuni tipi di tumori (da cui la definizione di marker o marcatori) e il loro innalzamento nel sangue riflette, generalmente, la crescita del tumore. I marker tumorali si determinano, di solito, prima del trattamento per stabilire lo stadio della malattia e alla sua conclusione per accertare se il tumore e' stato rimosso totalmente o se e' necessario un ulteriore intervento terapeutico. Successivamente, i livelli dei marker tumorali sono controllati a intervalli regolari per accertare l'insorgenza di eventuali recidive.
  • Rinofaringe: porzione superiore della faringe (v.) localizzata dietro il naso. E' un condotto lungo circa 12 cm, che origina dietro il naso e termina nella parte superiore della trachea e nell'esofago (v.). Aria e cibo passano attraverso la faringe verso la trachea, l' una  o l'esofago, l' altro. Le narici portano al rinofaringe. Due aperture a lato del rinofaringe portano all'orecchio.
  • Rinoscopia: procedura che consente di visualizzare le strutture interne del naso attraverso un tubo flessibile dotato di un apparato illuminante detto rinoscopio allo scopo di rilevare eventuali anomalie. Il medico potra' anche eseguire delle biopsie (v.).
  • Risonanza magnetica nucleare (RMN): e' una tecnica radiografica che utilizza i campi magnetici e onde radio per trasmettere a un computer i dati, che poi questo rielabora per dare immagini dettagliate delle strutture interne dell'organismo. E'  un esame diagnostico che permette di visualizzare parti interne del corpo attraverso l'applicazione di un campo magnetico esterno, a cui i diversi organi e tessuti rispondono emettendo diversi tipi di onde. Viene effettuata introducendo il paziente in un apparecchio cilindrico che genera il campo magnetico e rileva le onde emesse ricostruendo le immagini delle strutture interne. In alcuni casi puo' essere somministrato anche un mezzo di contrasto per via endovenosa. L'esame e' utilizzato per la diagnosi delle malattie del cervello e della colonna vertebrale, dell'addome, dei grossi vasi e del sistema muscolo-scheletrico. In particolare, consente la diagnosi di tumori perche' ne evidenzia la vascolarizzazione patologica. Le cellule tumorali, in continua crescita, richiedono infatti un maggior afflusso di sangue rispetto a quelle dei tessuti normali. La risonanza magnetica e' controindicata per i portatori di pacemaker, di protesi metalliche interne, di clips metalliche, trapianto del cristallino, impianto coclearie fisso, distrattore di colonna vertebrale.
  • RNA: e' il materiale presente anche nel nucleo di ogni cellula del corpo umano e che assicura il passaggio alla cellula delle informazioni genetiche contenute nel DNA.
  • RNA acido ribonucleico: lunga molecola costituita da quattro elementi costituenti detti basi azotate o nucleotidi o ribonucleotidi: adenina (A), guanina (G), citosina (C) e uracile (U).
  • RNA messaggero o mRNA: molecola lineare di RNA che rappresenta una copia dell'informazione contenuta in un gene.
  • RNA polimerasi: Enzima che catalizza la trascrizione, cioe' il trasferimento del messaggio genetico contenuto in un gene dal DNA all'RNA messaggero.
  • RNA transfer: Piccola molecola di RNA che trasporta un determinato aminoacido.
  • Rx delle prime vie digerenti con bario: serie di radiografie dell'esofago e dello stomaco. Il bario (v.) si fissa alla parete dell'esofago e dello stomaco, consentendo in tal modo una migliore visualizzazione di ogni eventuale anomalia.
 

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S

  • Salpingi: canali attraverso i quali l'oocita (v.) passa dall'ovaio all'utero.
  • Sarcomi: Sono i tumori maligni che colpiscono il tessuto connettivo
  • Scala di Gleason: scala di punteggio da 2 a 10 che serve per stabilire la probabilita' di diffusione di un tumore prostatico: quanto piu' basso e' il punteggio, tanto minore sara' la probabilita' di diffusione.
  • Scintigrafia: e' una tecnica diagnostica che permette di visualizzare la struttura dell'organo o il suo funzionamento grazie a sostanze radioattive. In pratica si sceglie la sostanza da "marcare", ovvero da rendere radioattiva, in base all'organo da studiare. Se si deve esaminare la tiroide, per esempio, si usa lo iodio radioattivo perche' tale sostanza viene utilizzata preferenzialmente dalle cellule tiroidee. La sostanza viene in genere iniettata per via endovenosa, quindi si aspetta qualche ora per essere certi che sia giunta a destinazione. A questo punto si mette la persona da esaminare sotto una gammacamera, ovvero uno strumento in grado di rilevare i raggi gamma (simili ai raggi X delle radiografie) emessi dai tessuti radioattivi. Un computer trasforma poi questi segnali in un'immagine colorata dell'organo esaminato. Dato che piu' una cellula e' attiva piu' sostanza viene assorbita, la scintigrafia e' capace anche di dare informazioni sulla funzionalita' delle diverse parti di un organo. In questo caso le zone che sono piu' attive appaiono all'elaborazione finale colorate di rosso, mentre le zone che lo sono meno appaiono blu.< br> La scintigrafia e' un esame utilissimo per individuare tumori anche piccolissimi (bastano poche cellule) oppure metastasi a distanza: per questo fa parte degli esami standard che vengono prescritti dopo una diagnosi di tumore.
  • Scintigrafia con gallio: indagine che consente di individuare le aree dell'organismo in cui le cellule, in particolare quelle neoplastiche, si moltiplicano rapidamente. Una piccolissima quantita' di sostanza radioattiva, il gallio, e' iniettata in vena e si diffonde nell'organismo attraverso il sangue, per poi accumularsi nelle ossa e negli altri tessuti (organi). Il contrasto e' assorbito dalle ossa e captato da uno speciale scanner.
  • SCLC: Acronimo inglese di carcinoma polmonare a piccole cellule, altrimenti detto microcitoma polmonare.
  • Sclera: parte non trasparente del rivestimento del bulbo oculare, comunemente definita il bianco degli occhi.
  • Screening: test effettuato su un campione di popolazione definito a rischio per una certa patologia e finalizzato a migliorare la sopravvivenza delle persone affette. Nel caso dei tumori i programmi di screening prevedono il reclutamento di un certo numero di soggetti ritenuti a rischio sulla base di linee guida prestabilite e la successiva somministrazione del test diagnostico (per esempio il Pap-test per il carcinoma della cervice uterina, la mammografia per il carcinoma della mammella, la determinazione del PSA nel sangue per il tumore della prostata). Eseguiti a precisi intervalli di tempo, questi test permettono la diagnosi precoce. Le caratteristiche del test di screening ideale sono la massima sensibilita' (il test rileva tutti i casi di malattia, senza alcun risultato falso negativo), specificita' (il test rileva solo i casi di malattia, senza alcun risultato falso positivo) e l'accettabilita' da parte dei soggetti sottoposti, oltre a un favorevole rapporto costi-benefici.
  • Scroto: sacco di cute lassa immediatamente al di sotto del pene, contenente i testicoli.
  • Seminoma: Neoplasia germinale del testicolo (meno frequentemente insorge nel mediastino o nel retroperitoneo), tipica dei giovani adulti.
  • Sequenziamento: lettura della sequenza di basi azotate presenti in un filamento di DNA.
  • Sezary (sindrome di): Linfoma maligno cutaneo a cellule T (linfociti T).
  • Sigmoidoscopia: procedura che consente di visualizzare le strutture interne del retto e del sigma, accertando in tal modo la presenza di polipi, tumori o aree anomale. L'operatore inserisce delicatamente attraverso l'ano un tubo flessibile detto sigmoidoscopio, dotato all'estremita' di un apparato illuminante, tramite il quale puo' esaminare accuratamente la parte interna del basso colon e del retto.
  • Sirt (Selective Internal Radiotherapy): ultima metodica di radioterapia attraverso la quale piccolissime sfere radioattive sono in grado di viaggiare nell'organismo e di portare la terapia direttamente all'interno dei tessuti malati. Si sta dimostrando efficace per le metastasi al fegato causate da un tumore colorettale. Tratta le lesioni metastatiche non operabili e non rispondenti a chemioterapia senza portare danno ai tessuti sani, come e' inevitabile con la radioterapia esterna tradizionale. Il trattamento richiede il ricovero per una notte dopo l'infusione a scopo precauzionale.
  • Sistema linfatico: elemento del sistema immunitario dell'organismo, che si compone dei seguenti elementi: linfa (v.), vasi linfatici (v.), linfonodi (v.), milza (v.), timo (v.), tonsille (v.) e midollo osseo (v.).
  • Sistema TNM: e' il sistema internazionale di classificazione dell'evoluzione di un tumore (stadiazione), che considera tre parametri: dimensioni del tumore primitivo (T), coinvolgimento di linfonodi regionali (N) e presenza di metastasi a distanza (M). Le prime due categorie sono poi divise in sottogruppi in base, rispettivamente, alle dimensioni crescenti del tumore e al numero di linfonodi coinvolti nelle stazioni linfatiche del territorio colpito. I criteri specifici di classificazione dipendono ovviamente dal tipo di tumore considerato. In base alle dimensioni in centimetri e all'eventuale presenza di invasione della muscolatura o dei tessuti circostanti, si distinguono cinque gradi T: da T0, in cui non si ha evidenza di tumore primario, a T4. Quattro i possibili livelli di coinvolgimento dei linfonodi: da N0 (quando i linfonodi regionali non sono interessati) a N3, con distinzioni che dipendono sia dal numero di linfonodi colpiti che dalla distanza dalla sede primaria del tumore della stazione linfatica interessata. Infine, l'assenza di metastasi a distanza e' indicata con M0 e la presenza con M1. Nel complesso, un tumore viene considerato tanto piu' avanzato quanto piu' e' voluminoso ed esteso oltre l'organo interessato. Oltre che per la formulazione della prognosi, la stadiazione dei tumori e' cruciale per stabilire il piano terapeutico piu' efficace.
  • Sopravvivenza: Questo termine acquista in oncologia un significato particolare, perche' viene utilizzato per dare una valutazione della gravita' della malattia sulla base di studi epidemiologici (ovvero calcolando quanto sopravvivono in media le persone che sono affette da un cancro con determinate caratteristiche al momento della diagnosi). Per convenzione si e' stabilito di considerare la sopravvivenza libera da malattia come parametro fondamentale per valutare la guarigione. I pazienti con sopravvivenza a cinque anni dalla diagnosi senza ricadute possono con un'elevata probabilita' essere considerati guariti definitivamente. Per questa ragione, durante i cinque anni successivi alla diagnosi e alla cura gli esami di controllo saranno piuttosto ravvicinati, mentre in genere, passato il primo lustro, si tendera' a distanziarli sempre piu'.
  • SPECT: la tomografia computerizzata a emissione di fotoni singoli (SPECT) e' una tecnica diagnostica simile alla PET, ma basata sull'uso di composti radioattivi che emettono direttamente radiazioni gamma. Anche in questo caso viene effettuata un'indagine funzionale dell'attivita' di organi e tessuti. Dopo iniezione di sostanze radioattive, un apparecchio in grado di rilevare le radiazioni gamma ruota attorno al paziente acquisendo immagini che vengono elaborate al computer. La SPECT e' impiegata per la diagnosi di malattie cerebrali e del sistema neuroendocrino.
  • Speculum: strumento che consente di visualizzare le strutture del canale vaginale e la cervice per individuare eventuali segni patologici e aree anomale.
  • Splenectomia: intervento chirurgico tramite il quale si asporta la milza.
  • Stadiazione:   processo comprendente l'esecuzione di vari accertamenti allo scopo di verificare la diffusione delle cellule neoplastiche e stabilire, in tal modo, lo stadio della patologia neoplastica. E' importante per la scelta del trattamento piu' indicato per il singolo caso. In alcuni casi e' possibile procedere a stadiazione chirurgica (prima del trattamento), che consiste in un intervento chirurgico allo scopo di rilevare l'eventuale diffusione del tumore all'interno di un organo. In alcuni casi, durante l'intervento, e' possibile asportare il tumore. Generalmente, la stadiazione chirurgica prima del trattamento si esegue soltanto nell'ambito di uno studio clinico.
  • Stent endoluminale: anello o tubo sottile, espandibile, che si posiziona per via endoscopica allo scopo di mantenere la pervieta' di strutture cave, quali, ad esempio, le arterie o l'esofago.
  • Stoma: apertura artificiale per consentire la raccolta delle urine e l'evacuazione delle feci  in appositi sacchetti nei casi in cui il chirurgo abbia dovuto attuare un intervento fortemente demolitore per rimuovere un tumore molto esteso.
  • Stomaco: organo a forma di sacco situato nella parte superiore della cavita' addominale. E' nello stomaco che gli alimenti che ingeriamo vengono scomposti, ossia digeriti. Il cibo giunge nello stomaco attraverso l'esofago (v.) e dopo essere stato parzialmente digerito passa nell'intestino tenue e infine nell'intestino crasso, detto anche colon-retto. La parete dello stomaco e' formata da tre strati di tessuto: lo strato mucoso (interno), lo strato muscolare (intermedio) e lo strato sieroso (esterno).
  • Striscio cervico-vaginale: v. Pap test.
  • Striscio di sangue periferico: studio al microscopio di un campione di sangue allo scopo di accertare la presenza di blasti e verificare il numero e il tipo di globuli bianchi, il numero di piastrine e i cambiamenti morfologici delle cellule ematiche.
 

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T

  • TAC: la tomografia computerizzata o TC fino a pochi anni fa veniva chiamata comunemente TAC (acronimo di tomografia assiale computerizzata). E' una particolare tecnica radiografica che consente di ottenere radiografie dettagliate delle strutture interne dell'organismo da angolazioni diverse. Il nome e' cambiato perche' sono cambiate le apparecchiature, che non usano piu' solo l'asse centrale del corpo come punto di riferimento ma sono in grado di ruotare intorno al paziente per fornire immagini con un dettaglio migliore. La TC e' l'esame di scelta nella diagnosi della maggior parte dei tumori perche' permette, con una tecnica del tutto indolore e simile a quella della radiografia, di ottenere immagini degli organi interni come se fossero esaminati a fettine di uno spessore variabile da 1 a 3 centimetri. Le immagini si ottengono per mezzo di un computer collegato a un'apparecchiatura a raggi X. In alcuni casi, si usa un mezzo di contrasto (che sara' iniettato in vena oppure dato da assumere oralmente) per migliorare la visualizzazione degli organi e dei tessuti. Un piccolo tumore e' quindi visibile in una fettina ma non nelle successive e questo rende l'esame particolarmente prezioso. La TC usa i raggi X, contrariamente alla risonanza magnetica, e quindi e' controidicata in alcune situazioni come la gravidanza, salvo necessita' improrogabile.
  • TAC spirale: e' un'evoluzione della tecnica tradizionale, rappresentata da un'apparecchiatura piu' moderna che ruota intorno al corpo come se lo avvolgesse in una spirale e permette di studiare gli organi interni a fettine ancora piu' sottili. E' usata, per esempio, nella diagnosi precoce dei tumori del polmone.
  • Terapia biologica: trattamento che mira a stimolare le difese naturali dell'organismo per combattere il tumore attraverso la somministrazione di sostanze prodotte dall'organismo stesso oppure di origine sintetica. La funzione di tali sostanze e' quella di stimolare, orientare o ripristinare il sistema immunitario dell'organismo a difendersi dalla malattia.
  • Terapia fotodinamica: trattamento di recente introduzione che distrugge le cellule tumorali tramite l'uso di farmaci speciali e di un fascio di luce. Il farmaco si attiva solo quando sull'ogano o sull'area interessati s'irradia una luce speciale che distrugge le cellule neoplastiche.
  • Terapia genica: Tecnica usata per eliminare un difetto genico mediante intervento diretto sul DNA della cellula
  • Teratoma: Tumore germinale, del quale si riconoscono forme mature (benigne) e forme immature (maligne).
  • Test di Coombs: analisi di un campione di sangue per accertare la presenza di anticorpi sulla superficie dei globuli bianchi o delle piastrine, con i quali possono reagire provocandone la distruzione.
  • Testicoli: due ghiandole a forma di uovo che si trovano nello scroto (v.). Ciascun testicolo e' trattenuto dal cordone spermatico, che contiene il condotto deferente, i vasi e i nervi che irradiano il testicolo. I testicoli sono le ghiandole sessuali maschili che producono testosterone e spermatozoi. Le cellule germinali del testicolo producono spermatozoi immaturi che, muovendosi attraverso una rete di tubuli di dimensioni crescenti, raggiungono l'epididimo (v.), in cui gli spermatozoi maturano e permangono.
  • Testosterone: ormone sessuale maschile secreto dai testicoli e dalle ghiandole surrenali.
  • Timina: Una delle 4 basi azotate che compongono il DNA.
  • Timo: piccolo organo situato nel torace, dietro lo sterno, in cui crescono e si moltiplicano i linfociti (v.). Presente nell' infanzia, regredisce nell' eta' adulta.
  • Timoma: Rara neoplasia epiteliale maligna o potenzialmente maligna, localizzata generalmente nel mediastino anteriore.
  • Tiroide: ghiandola che si trova alla base del collo, che si compone di due lobi laterali, destro e sinistro. La ghiandola tiroidea secerne ormoni importanti per la funzionalita' normale dell'organismo.
  • Tiroidectomia subtotale: consiste nell'asportazione di tutta la ghiandola tiroidea tranne una piccola porzione;
  • Tiroidectomia totale: e' l'intervento di asportazione di tutta la tiroide;
  • Tomografia ad emissione di positroni: v. PET.
  • Tomografia assiale computerizzata: v. TAC.
  • Tomografia computerizzata: v. TAC.
  • Tonsille: due piccoli organi linfatici situati nel retrogola, che producono i linfociti (v.).
  • Toracentesi: procedura che consiste nel prelievo di liquido dalla cavita' pleurica (v.) per mezzo di un ago che s'introduce tra le coste. Puo' essere terapeutica o diagnostica: in questo caso il campione di liquido e' poi analizzato al microscopio per accertare la presenza di eventuali cellule patologiche.
  • Toracoscopia: tecnica chirurgica che consente all'operatore di visualizzare le strutture interne del torace per mezzo di uno strumento denominato toracoscopio. Dopo aver praticato una piccola incisione sulla parete toracica, l'operatore introdurra' delicatamente lo strumento attraverso le coste. Nel corso della toracoscopia, l'operatore potra' prelevare campioni di tessuto e linfonodi per la biopsia (v.).
  • Tracheotomia: apertura della porzione cervicale della trachea per permettere al paziente di respirare.
  • Transgene: Gene estraneo introdotto nel genoma di un organismo.
  • Transgenico: Organismo formato dall'inserimento di materiale genetico estraneo nel genoma.
  • Trapianto di cellule staminali periferiche: procedura tramite la quale si reimpiantano nel paziente per infusione le cellule staminali periferiche (v.) precedentemente prelevate dal sangue o dal midollo osseo del paziente o di un donatore compatibile. Le cellule staminali sono prelevate dopo una leucoferesi (v.) di 3-4, quindi trattate e congelate fino all'utilizzo. Al termine della chemioterapia le cellule staminali sono trasfuse nella circolazione del paziente per infusione. Le cellule staminali crescono e in poco tempo reintegrano le cellule ematiche distrutte dai trattamenti antiblastici.
  • Trascrizione: processo di trasferimento dell'informazione contenuta nel DNA in una sequenza complementare di RNA.
  • Trimprob: e' una sonda cerca-tumori per lo screening piu' accurato del tumore della prostata.
  • Tube di Falloppio: v. salpingi.
  • Tumore benigno: E' quello che tende a restare limitato all'organo in cui si e' sviluppato. Anche restando la' dov'e', lo stesso tumore benigno puo' pero' creare problemi non indifferenti. Puo' ad esempio assumere dimensioni notevoli e danneggiare per compressione l'organo presso il quale si e' sviluppato. Al di la' della dimensione, c'e' anche il problema della potenziale trasformazione di un tumore benigno in un tumore maligno. Un fenomeno che capita con una frequenza fortemente diversa in relazione al tipo di tumore e di organo colpito. Tra i piu' frequenti tumori benigni si contano: adenoma, angioma, fibroma, leiomioma, lipoma, pamilloma polipo.T. borderline: Neoplasia con caratteristiche tali da non potere essere considerata con la necessaria accuratezza ed affidabilita' clinica come una neoplasia francamente benigna o maligna. Si tratta di un tumore con un basso rischio di esito sfavorevole.
  • Tumore maligno: e' quello in cui le cellule neoplastiche hanno la tendenza a invadere altri organi, fino a colpire e compromettere organi vitali quali il polmone, il fegato, il cervello. Quattro sono le categorie principali di tumori maligni: carcinoma, leucemie, linfomi, sarcomi.
  • Tumorectomia: intervento di asportazione del tumore con un margine di resezione nel tessuto sano circostante.
  • TURP: v. resezione transuretrale della prostata.
 

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U

  • Uretra: canale attraverso il quale l'urina proveniente dalla vescica viene eliminata dall'organismo.
  • Urina: prodotto della funzione renale, mediante la quale l'organismo purifica il sangue. L'urina passa dai reni alla vescica attraverso due condotti che si chiamano ureteri.
  • Utero: organo cavo a forma di pera in cui si sviluppa il feto. La cervice collega l'utero alla vagina (v.).
 

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V

  • Vagina: canale che unisce l' utero alla vulva.
  • Vasi linfatici: una rete di canali sottili che raccolgono la linfa proveniente da diverse parti dell'organismo.
  • Velocità di eritrosedimentazione: esame del sangue che mira a verificare la velocita' alla quale i globuli rossi sedimentano sul fondo della provetta.
  • VES: v. velocita' di eritrosedimentazione.
  • Vescica: organo cavo a forma di palloncino situato nella porzione inferiore dell'addome, che raccoglie l'urina (v.). La parete muscolare le permette di ingrandirsi e rimpicciolirsi. Quando la vescica si svuota con la minzione (v.), l'urina viene espulsa dall'organismo attraverso un altro condotto che si chiama uretra (v.).
  • Virus: Struttura subcellulare, parassita cellulare obbligato, costituito da materiale genetico (DNA o RNA) racchiusi in un contenitore proteico. Numerosi virus svolgono un ruolo determinante nella genesi di tumori (oncogenesi), tra questi il virus di Epstein-Barr (linfoma di Burkitt e carcinoma nasofaringeo), il papillomavirus (carcinoma del collo dell'utero), virus dell'epatite B(HBV) e C(HCV) (epatocarcinoma).
 

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