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Inibina come marker di qualità seminale

Antonio F. Radicioni, Antonella Anzuini, Francesco Carlomagno

Dipartimento di Medicina Sperimentale, Sezione di Fisiopatologia Medica.
Laboratorio di Endocrinologia Università La Sapienza Roma

L’inibina (Inh) è un ormone glicoproteico, della superfamiglia del TGF-β, che nell’adulto downregola la produzione di FSH da parte delle cellule gonadotrope dell’adenoipofisi. E’ un eterodimero di 31-33 kDa composto da due subunità: la subunità-α (αC) e la subunità-β (βA o βB) unite da due ponti disolfuro a formare, rispettivamente, l’InhA o l’InhB. Ciascuna possiede un peculiare profilo di produzione, azione ed integrazione nel complesso sistema che regola l’asse ipotalamo-ipofisigonadi.
Attualmente disponiamo di tecniche ELISA, che si basano su metodiche a sandwich con doppio anticorpo, dotate di buona sensibilità (fino a 4 pg/mL per l’InhB) e notevole specificità, in grado di discriminare le subunità-αC, -βA o –βB.
Nell’uomo si trova solo l’InhB che viene prodotta essenzialmente nella gonade, come dimostrano i dati nei pazienti anorchidi dove l’ormone risulta costantemente indosabile.
La fisiologia della secrezione dell’ormone spiega perché, nell’uomo adulto, sia stata dimostrata da diversi autori una forte correlazione positiva tra spermatogenesi, in termini di concentrazione per ml e numero totale per eiaculato e livelli sierici di InhB. Numerosi studi di popolazione hanno indicato come limite inferiore di riferimento per questo ormone in soggetti normozoospermici valori variabili tra 48 e 105 pg/mL, anche se prendendo in considerazione la normalità di tutti i parametri seminali il valore ottimale dovrebbe essere di 80-90 pg/mL. Valori ridotti dell’eterodimero si osservano in pazienti con alterata spermatogenesi. L’InhB risulta costantemente indosabile in casi di azoospermia secretiva e nella sindrome di Klinefelter. E’ interessante notare come valori di InhB normali siano stati trovati nei pazienti con l’aneuploidia XXY in epoca neonatale, durante l’infanzia e nella tarda prepubertà con un drammatico decremento nelle fasi intermedie dello sviluppo puberale. Inoltre, il dosaggio dell’InhB permette di discriminare fra una azoospermia ostruttiva con valori normali ed una forma secretiva in cui l’ormone, come abbiamo visto, risulta indosabile. Dobbiamo peraltro considerare che nell’azoospermia da arresto maturativo spermatocitico o spermatidico possiamo avere valori di InhB nei limiti della norma perché la subunità-βB viene regolarmente prodotta.
In sintesi quindi i valori di InhB mostrano un picco durante i primi mesi di vita e rimangono a valori diagnostici per tutta l’infanzia fino all’inizio della pubertà dove questo ormone costituisce l’unico indice, insieme all’AMH, di funzione sertoliana. Al termine dell’infanzia i valori cominciano ad aumentare, e mostrano una stretta correlazione con i livelli di FSH che risulta positiva fino alla fase puberale precoce (G1-G2) e diventa negativa dagli stadi più avanzati (G4-G5) fino all’età adulta e nell’anziano.
Vi sono tuttavia alcune condizioni cliniche in cui l’utilizzo dell’InhB quale marcatore della spermatogenesi appare meno attendibile, e in particolare, in pazienti con azoospermia non ostruttiva sottoposti a testicular sperm extraction (TESE) ove i livelli di InhB, sia sierici che seminali, sembrano mostrare una scarsa sensibilità diagnostica nel predire l’effettiva possibilità di recupero di spermatozoi a livello testicolare oppure in pazienti sottoposti in età pediatrica a chemioterapia gonotossica per neoplasia nel valutare la eventuale spermatogenesi residua.
Tabella 1 - Diverse modalità di sintesi dell’Inibina B (Inh B) nell’uomo, in base all’età
Tabella

Letture consigliate:

  1. Makanji Y, Zhu J, Mishra R, Holmquist C, Wong WP, Schwartz NB, Mayo KE, Woodruff TK.(2014) Inhibin at 90: From Discovery to Clinical Application, a Historical Review Endocr Rev. Oct;35(5):747-94. doi: 10.1210/er.2014-1003. Epub 2014 Jul 22.
  2. Radicioni AF1, Anzuini A, De Marco E, Nofroni I, Castracane VD, Lenzi A.(2005) . 2005 Changes in serum inhibin B during normal male puberty, Eur J Endocrinol. Mar;152(3):4039
  3. Toulis KA, Iliadou PK, Venetis CA, Tsametis C, Tarlatzis BC, Papadimas I, Goulis DG.. (2010) Inhibin B and anti-Mullerian hormone as markers of persistent spermatogenesis in men with nonobstructive azoospermia: a metaanalysis of diagnostic accuracy studies Hum Reprod Update. Nov-Dec;16(6):713-24. doi: 10.1093/humupd/dmq024. Review

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