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One‐year outcome of intensive insulin therapy combined to glucose‐insulin‐potassium in acute coronary syndrome: a randomized controlled study


Bouida W, Beltaief K, Msolli MA, Bzeouich N, Sekma A, Echeikh M, Mzali M, Boubaker H, Grissa MH, Boukef R, Hassine M, Dridi Z, Belguith A, Najjar F, Khochtali I, Nouira S; GREAT Network.
J Am Heart Assoc. 2017 Nov 14;6(11). pii: e006674.



RIASSUNTO

 

Background A number of factors may offset the cardioprotective effects of glucose‐insulin‐potassium (GIK) on outcome of patients with acute coronary syndrome, such as hyperglycemia induced by this cocktail infusion. We performed a study to evaluate the effect of intensive insulin therapy in association with GIK on 1‐year outcome in patients hospitalized for acute coronary syndrome.
Methods and Results In a randomized prospective controlled trial we included 772 patients with non–ST‐segment elevation acute coronary syndrome. Patients were randomized into 3 groups: GIKI2 group, who received GIK with intensive insulin therapy for 24 hours; GIK group, who received GIK with nonintensive insulin therapy; and control group, who received usual care. The primary outcome criteria were the rates of major cardiovascular events combining death, reinfarction, and stroke rate at 1 year. In addition, we measured platelet function assay‐100 and plasminogen activator inhibitor‐1 at admission and 24 hours later. Based on an intention‐to‐treat analysis, major cardiovascular events at 1 year was 12.8% in the GIKI2 group, 15.5% in the GIK group, and 20.5% in the placebo group; the difference was significant between the GIK2 and control groups (P=0.01). Platelet function assay-100 at 24 hours decreased significantly from baseline in the control group but not in the GIKI2group. Plasminogen activator inhibitor‐1 decreased significantly in the GIKI2 group but significantly increased in the control group. Minor hypoglycemic events were more frequent in the GIKI2 group compared with other groups.
Conclusions GIKI2 led to improvement of 1‐year outcome rates in patients with non–ST‐segment elevation acute coronary syndrome. This beneficial effect was associated with a decrease in platelet reactivity and an increase on fibrinolysis tests.

 

COMMENTO
 

Si ipotizza da tempo che un miglioramento negli esiti clinici della sindrome coronarica acuta (ACS) possa essere ottenuto mediante strategie terapeutiche che utilizzino la modulazione metabolica. La somministrazione di glucosio, insulina e potassio (GIK) per via endovenosa è stata proposta nel trattamento dell'infarto miocardico acuto per promuovere la protezione metabolica del miocardio. I potenziali meccanismi con i quali la GIK potrebbe migliorare gli esiti in ACS includono la diminuzione della quantità di acidi grassi liberi circolanti attraverso l’aumento dell’uso di glucosio come substrato di energia primaria per il tessuto miocardico. Tuttavia, precedenti studi non hanno dimostrato un vantaggio chiaro per la GIK, probabilmente per la tendenza della GIK stessa ad aumentare la glicemia. Infatti, attraverso i suoi effetti deleteri sullo stress ossidativo, l'infiammazione e la coagulazione, l'iperglicemia è considerata uno dei più importanti predittori prognostici negativi in ACS. In questo studio è stata aggiunta una terapia insulinica intensiva alla somministrazione di GIK, con risultati molto positivi. Infatti, a un anno dalla somministrazione di GIK durante ACS, si è osservata una riduzione significativa degli eventi nel gruppo GIK+insulina intensiva rispetto al placebo (OR 0.56). Questo effetto benefico potrebbe essere correlato all’azione favorevole del controllo
glicemico sulla reattività piastrinica e sulla fibrinolisi, come dimostrato dall’aumento di platelet function assay-100 (PFA-100) e dalla diminuzione del PAI-1 nel gruppo GIK+insulina intensiva. Sembra quindi il caso di riconsiderare seriamente l’utilizzo della terapia con GIK associata al controllo stretto della glicemia nei pazienti con ACS.


Marco G. Baroni,
Endocrinologia e Malattie Metaboliche,
Dipartimento di Medicina Sperimentale,
Sapienza Università di Roma,
V Clinica Medica,
Policlinico Umberto I 00161-Roma
e-mail: [email protected]



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