RIASSUNTO
La valutazione della composizione corporea è essenziale nel definire lo stato di nutrizione e di salute dell’individuo. Valutare quantità e qualità di massa grassa (FM), massa magra (FFM) e stato di idratazione è utile nel definire l'efficacia dell’intervento nutrizionale.
L’antropometria e le metodiche strumentali si avvalgono di procedure standardizzate e valori di riferimento per soggetti sani, malati e/o a rischio, essenziali per una diagnosi precoce e un recupero completo.
Valutazione della composizione corporea
La valutazione della composizione corporea è importante nel definire lo stato di nutrizione e stimare i potenziali rischi per la salute.
ANTROPOMETRIA
L’antropometria consente di valutare lo stato di nutrizione e standardizzare il rischio cardio-metabolico associato al sovrappeso e all’obesità. Bilancia e stadiometro sono strumenti essenziali. Il peso rappresenta la somma di tutti i compartimenti corporei senza distinguere tra questi .
Si utilizza il l’indice di massa corporea (BMI) per una rapida valutazione del paziente, essendo un buon predittore di mortalità e morbilità. Non discrimina tra massa grassa (FM) e massa magra (FFM) e non descrive la distribuzione corporea del grasso (viscerale o periferica). Esistono tre indicatori di adiposità facili da utilizzare: la circonferenza vita (WC), che in rapportato all’ altezza (WHtR) è il miglior predittore di patologie associate all’obesità e la circonferenza fianchi, la cui interpretazione è basata sul rapporto vita/fianchi ed è considerato utile al pari di BMI e WC; il terzo indicatore di adiposità è il diametro sagittale dell'addome.
La circonferenza degli arti viene utilizzata maggiormente per valutare il rischio di malnutrizione per difetto. Nello specifico, la circonferenza braccio è un predittore di mortalità in pazienti acuti ospedalizzati. La circonferenza degli arti inferiori è ritenuto un buon predittore della FFM, quella del polpaccio combina una valutazione quantitativa della FFM con la funzionalità, la qualità di vita e la fragilità (http://www.giorgiobedogni.it/books2/2001_mvasn.pdf).
La plicometria (http://www.harpenden-skinfold.com) fornisce una misura indiretta della FM a partire dalla valutazione della spessore delle pliche cutanee utilizzando formule di regressione che comprendono dalle tre alle sette sedi di misurazione. La formula più utilizzata è quella di Durnin-Womersley, che prevede l’utilizzo di 4 pliche: bicipitale, sottoscapolare, sovra iliaca e tricipitale.
METODICHE STRUMENTALI
Bioimpedenziometria (http://www.akern.com) : misurando l'impedenza del corpo umano al passaggio di corrente elettrica, è possibile stimare la quota di acqua intra ed extra cellulare e la FFM. E' una metodica sicura, veloce, non invasiva, economica, riproducibile e realizzabile al letto del paziente, controindicata nei portatori di pacemaker e nelle donne gravide, usata anche per predire severità e prognosi di patologie. La validità del risultato dipende dal corretto stato di idratazione del soggetto, motivo per cui è difficilmente utilizzabile nei soggetti gravemente obesi o malnutriti.
Dual Energy X-Ray Absorptiometry (DXA): metodica utilizzata per lo studio della densità ossea, può essere impiegata anche per valutare la composizione corporea, mediante la scansione Total Body, fornendo stime di densità ossea (BMD), FM e FFM, anche per singoli segmenti corporei (es. FFM appendicolare nei soggetti sarcopenici). E' il metodo standard di riferimento per misurare la composizione corporea, nonostante i costi elevati, i limiti di peso e l'emissione di raggi X che, seppur modesta, non consente valutazioni ripetute (http://www.hologic.com).
Risonanza Magnetica Nucleare (RMN) e Tomografia Computerizzata (TC) : metodiche gold standard per la quantificazione del tessuto adiposo sottocutaneo (SAT) e di quello viscerale (VAT). La RMN non espone il soggetto a radiazioni ma ha costi elevati e tempi lunghi, la TC espone il soggetto a elevate dosi di radiazioni.
CONCLUSIONI
La composizione corporea rappresenta il miglior indicatore di valutazione a breve e a lungo termine dello stato di nutrizione e di salute dell’individuo. La scelta del metodo deve fornire un risultato valido, accurato e riproducibile
Gli Autori, Luca Di Lazzaro, Federica Luisi e Chiara Marocco dichiarano di non aver conflitti di interesse
Bibliografia: