L’Artropatia diabetica neuropatica, rara ma rilevante complicanza cronica del diabete, meglio nota come “piede di Charcot”, condizione clinica meno comune del piede diabetico, si caratterizza, nella sua fase acuta, per l’evidenza obiettiva di gonfiore e arrossamento della cute del piede che è calda, non associata a febbre e con VES normale La paziente, diabetica da lungo tempo, ha avuto il crollo dell’arco plantare, non presenta alcun segno di infezione e presenta un quadro, caratterizzato da dolore localizzato e lieve, in contrasto con l’obbiettività molto evidente e con il quadro radiologico (che si rende manifesto col tempo e che può non essere significativo nelle fasi inizialissime) di alterazioni significative osteoarticolari e delle parti molli dimostrabili precocemente e in acuto con RMN TC.
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L’artrite di Charcot colpisce i pazienti diabetici con neuropatia periferica, ed è, all’esordio, una condizione infiammatoria che interessa tessuti molli, tendini, legamenti e strutture ossee del piede che evolve nel tempo in un sovvertimento strutturale che, nella cronicizzazione, si rende responsabile di gravi deformità del piede.
La pseudogotta, dovuta a deposizione di cristalli di calcio pirofosfato è più frequente al ginocchio e di rado interessa il piede e la caviglia e si può escludere in base all’esame del liquido aspirato, che in questo caso, non contiene cristalli. (risposta n.2, non corretta) L’assenza di febbre, di leucocitosi e la VES normale escludono entrambe le possibilità indicate dalle risposte n1 (osteomielite) e n3 (artrite settica)
Bibliografia di riferimento