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Week Endo Quiz

 

Quiz Week Endo

Quiz 28

Siamo spiacenti, non è possibile rispondere al questionario in questo momento.

"...ristorante, scooter e pantofole..."

Uno scapolo di 40 anni, senza storia clinica significativa, viene in ambulatorio perché ha guadagnato quasi 10 kg in un paio d’anni. Non fuma e non prende farmaci, gira in motorino e vede tutte le partite in TV e cena spesso al ristorante. Nel week-end beve un paio di birre. A suo padre è stato applicato uno stent quando aveva 60 anni. All’esame clinico spicca un BMI di 30 kg/m2, la PA è 125/70 e la frequenza cardiaca normale (70). La circonferenza vita è 104 cm. Gli esami di laboratorio danno i seguenti risultati.
tabella_quiz28.jpg
Il rischio stimato per mezzo del calcolatore per ASCVD (atherosclerosis and cardiovascular disease) a 10 anni è del 3,6% (max normale 7,5). 

Qual è l’intervento clinico- terapeutico più appropriato in questo caso? 

Risposte
1) Iniziare la terapia con Simvastatina
2) Controllare omocisteina e lipoproteina(a) 
3) Raccomandare di assumere uno stile di vita “terapeutico” 
4) Iniziare la terapia con Fenofibrato 


La risposta corretta è la risposta numero: 3

Risposta Corretta Nr. 3

Raccomandare di assumere uno stile di vita “terapeutico” 

  • perchè
 
Un giovane adulto sedentario con iperlipemia , abitudini alimentari inappropriate, un colesterolo LDL di 170 mg/dL e un rischio aterosclerotico e cardiovascolare a 10 anni del 3,6% deve, per prima cosa, modificare il proprio stile di vita. Le LG ACC/AHA identificano quattro gruppi di pazienti candidati alle statine nei quali la riduzione del rischio superi gli eventi avversi e cioè:
1. Pazienti con ASCVD clinicamente espressa
2. Individui con LDL ≥190 mg/dL
3. Diabetici di 40-75 anni con LDL fra 70 e 189 mg/dL
4. Non diabetici né con ASCVD di 40-75 anni con LDL 70-189 mg/dL e rischio ASCVD ≥7,5%
Sebbene il paziente presenti un valore di LDL elevato, il suo rischio stimato con l’ASCVD è molto basso (3,6%) grazie all’assenza di altri fattori di rischio (fumo di sigaretta, diabete, ipertensione). In casi come questo le LG raccomandano fortemente di cambiare il proprio stile di vita con l’opzione secondaria di un trattamento con statine in caso di (non infrequente) fallimento.
Le stesse LG non consigliano, in casi come questo, altri trattamenti farmacologici che non hanno dato prova di ridurre il rischio a fronte di potenziali eventi avversi.
La letteratura non fornisce evidenze a favore del controllo della omocisteina e della lipoproteina (a) sull’evoluzione clinica di tali casi.
Oltre al rischio cardiovascolare, un soggetto quale quello descritto costituisce il prototipo del paziente a futuro rischio di diabete che, come provato dallo studio apparso su Lancet nell’aprile 2016, dipende dall’introito calorico eccessivo, all’aumento di peso , dalla composizione della dieta e dalla scarsa attività motoria.
In ogni caso di elevazione del colesterolo LDL il medico deve consigliare, quale prima misura terapeutica, la modificazione dello stile di vita che comprende la perdita di peso, l’esercizio fisico aerobico e il miglioramento delle abitudini alimentari.

Bibliografia di riferimento

  1. Stone NJ et al. 2013 ACC/AHA guideline on the treatment of blood cholesterol to reduce atherosclerotic cardiovascular risk in adults: a report of the American College of Cardiology/American Heart Association Task Force on Practice Guidelines. Circulation 2013 Nov 14; 129:S1.    
  2.  ACC/AHA Cardiovascular Risk Calculator
     http://my.americanheart.org/cvriskcalculator
  3.  NCD Risk Factor Collaboration (NCD-RisC), Worldwide trends in diabetes since 1980: a pooled analysis of 751 population-based studies with 4·4 million participants Lancet 2016; 387: 1513–30


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