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Amgen - fai vincere le tue ossa

AMGEN
Campagne di sensibilizzazione sulla FRAGILITA’ OSSEA

“Fai vincere le tue ossa”, campagna di sensibilizzazione
sulla fragilità ossea

FAI VINCERE LE TUE OSSA

promossa da Amgen in
collaborazione con APMARR, Fedios,
Fondazione FIRMO, SeniorItalia, GISOOS, OrtoMed e SIOMMMS e con l’egida della SIE.


Quasi cinque milioni di italiani over 60 fanno i conti con la fragilità ossea e sono esposti al rischio di fratture da fragilità. L’emergenza Covid19 ha peggiorato lo scenario anche su questo fronte: controlli rinviati, terapie sospese, difficoltà nelle visite con gli specialisti. Ma essere informati sulla corretta prevenzione, sull’importanza di aderire alle terapie e avere un dialogo con un medico di fiducia, può aiutare i pazienti a rallentare l’indebolimento dello scheletro e ridurre il rischio di fratture da fragilità. Sono questi i punti chiave della nuova edizione della campagna di sensibilizzazione “Fai vincere le tue ossa” promossa da Amgen in collaborazione con APMARR - Associazione Nazionale Persone con Malattie Reumatologiche Rare, FEDIOS - Federazione Italiana Osteoporosi e malattie delle scheletro, FIRMO - Fondazione Italiana Ricerca sulle Malattie dell’Osso, Senior Italia, GISOOS – Gruppo Italiano di Studio in ortopedia dell’Osteoporosi Severa, OrtoMed - Società Italiana di Ortopedia, SIOMMS - Società Italiana sull’Osteoporosi, Metabolismo Minerale e Malattie dello Scheletro e con il patrocinio di SIE - Società Italiana di Endocrinologia.

La campagna “Fai vincere le tue ossa” si rivolge in particolare alle donne over 65 e a quelle over 45 che oggi hanno il ruolo di caregiver ma che devono anche cominciare a considerare la salute delle proprie ossa.
In Italia vengono stimati oltre 3 milioni e mezzo di donne con osteoporosi che diventeranno 4.690.000 nel 2050 e 1.000.000 di uomini affetti da osteoporosi di età superiore ai 50 anni1 e più del 75% della popolazione femminile sopra i 60 anni di età soffre di fragilità ossea da osteoporosi. Si calcola che in Italia, nel corso del 2017, si siano verificate 560.000 fratture da fragilità2. La fraglità ossea è un importante problema sociale e sanitario, soprattutto per le sue conseguenze più gravi: le fratture da fragilità, anche per traumi lievi e le rifratture, il cui rischio aumenta di cinque volte nei due anni a valle di un primo evento fratturativo. L’80% di chi subisce una frattura da fragilità non riesce più a fare le scale, il 50% non è più autonomo. Inoltre la ri-frattura è un evento gravissimo e potrebbe significare che, sebbene il paziente abbia già subito un primo trauma fratturativo, non gli è stata prescritta una terapia adeguata per evitare la ri-frattura. Di fatto il 75% dei pazienti anziani non riceve un trattamento farmacologico per l’osteoporosi in seguito ad una frattura di femore.
In Italia si spendono 10 miliardi di euro in prevenzione ma solo una piccolissima quota viene dedicata alla prevenzione della fragilità ossea. Quanto più si parla di fragilità ossea tanto più il problema viene portato all’attenzione dei cittadini, non solo degli anziani ma anche dei figli e dei nipoti, perché questa patologia e la sua più grave complicanza, la frattura da fragilità riguarda tutti visti i costi socio-sanitari altissimi.
Sul sito di campagna www.ossafragili.it sono disponibili informazioni sulla fragilità ossea, suggerimenti sui corretti stili di vita, consigli nutrizionali, una panoramica sui trattamenti, indicazioni utili per prepararsi
a una visita medica, oltre alla possibilità di fare un test per sapere se si è a rischio o meno di fragilità ossea e, di conseguenza, di fratture da fragilità.
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