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Quiz Week Endo

QUIZ 205

Siamo spiacenti, non è possibile rispondere al questionario in questo momento.

Trattare o non trattare? Questo è il dilemma…

Un bambino di 3 anni e 5/12 che giunge in ambulatorio con genitori molto preoccupati per “una tiroide che non va”.

Familiarità per patologie autoimmuni (madre con psoriasi, zia paterna con tiroidite di Hashimoto) e Diabete di tipo 2 (nonno paterno).

Anamnesi perinatale nella norma. Nato a termine da parto spontaneo con peso e lunghezza nella norma per età gestazionale. Riferiti frequenti infezioni virali delle alte vie respiratorie. Riferiti talvolta, fin dal 2 anno di vita, episodi di astenia marcata. Non assume farmaci. Alimentazione varia. Alvo e diuresi regolari. Sviluppo psicomotorio nella norma per età

Nell’ambito di un controllo routinario, su consiglio del pediatra ha eseguito alcuni esami ematochimici, tra cui la funzionalità tiroidea che ha documentato TSH 7,38 mUI/L (v.n. 0,25 – 5,0), FT4 1,0 ng/dl (v.n. 0,8 – 1,8), FT3 3,71 pg/ml (v.n. 2,0 – 4,4).

All’esame obiettivo: Statura 99,0 cm (+0,1 DS vs Target familiare staturale -0,7 DS), peso 16,1 kg (+0,5 DS), BMI 16,3 kg/m2 (+0,3 DS). Condizioni generali buone. Non evidenza di gozzo. FC: 100 batt/min. Addome trattabile. Testicoli in sede 2 cc. Prepubere.
Ripete prelievo a distanza di 6 settimane:
TSH 6,51 mUI/L, FT4 1,05 ng/dl. Anticorpi antitireoperossidasi tiroidea ed antitireoglobulina negativi. All’ecografia della tiroide viene segnalata una lieve aspecifica disomogeneità ecostrutturale, no noduli.  
Tenendo conto della storia clinica del bambino, quale si ritiene essere l’atteggiamento più corretto?

Risposte
1) Avviare un trattamento con levotiroxina a 1 mcg/kg/die
2) Avviare una supplementazione di iodio in capsule
3) Follow-up clinico e laboratoristico
4) Riaffidare al Curante


La risposta corretta è la risposta numero: 3

Risposta Corretta Nr.3

Follow-up clinico e laboratoristico

  • perchè
L’ipotiroidismo subclinico idiopatico in età pediatrica è un evento piuttosto frequente e rappresenta spesso motivo di consultazione specialistica. Infatti, gli esami di funzionalità tiroidea vengono inseriti in protocolli diagnostici riguardanti le più disparate patologie (bassa statura, obesità, alterazioni del ritmo cardiaco, ritardo psico-motorio, cromosomopatie, malattie autoimmuni associate, familiarità per tireopatie o malattie autoimmuni, etc) ed accade spesso di riscontrare un TSH aumentato, con notevole preoccupazione da parte della famiglia.

Mentre vi sono pochi dubbi sulla opportunità di trattamento quando è presente un TSH > 10 mUI/L, non vi sono chiare evidenze scientifiche a favore di un trattamento con Levotiroxina nei casi di ipotiroidismo subclinico idiopatico lieve, con valori di TSH < 10 mUI/L (risposta 1 non corretta).

È tuttavia fondamentale continuare a monitorare l’andamento nel tempo dell’accrescimento e rivalutare periodicamente la funzionalità tiroidea, suggerendo di utilizzare il sale iodato in cucina come misura di iodioprofilassi. Non vi sono invece evidenze a favore di una supplementazione con integratori a base di iodio (risposta 2 non corretta).

Nella maggior parte dei casi, l’ipotiroidismo subclinico lieve rimarrà stabile o si assisterà nel tempo ad una normalizzazione del TSH.

Invece, in presenza di una tiroidite di Hashimoto l’atteggiamento sarà diverso. L’attuale orientamento è quello di avviare un trattamento con Levotiroxina a 1-2 mcg/kg/die, anche perché il rischio di peggioramento della funzione tiroidea è maggiore in questi bambini in confronto con coloro che presentano un ipotiroidismo subclinico idiopatico. Nel nostro paziente, pur in presenza di una debole disomogeneità ecografica tiroidea, non vi sono elementi sufficienti per formulare la diagnosi di tiroidite di Hashimoto visto che non è presente un gozzo e gli anticorpi sono negativi.

Altro scenario clinico frequente è quello di una coesistenza di ipotiroidismo subclinico ed obesità. In questi bambini, con la normalizzazione del TSH si ottiene con il decremento ponderale, mentre non vi sono evidenze che un trattamento con Levotiroxina sia efficace nell’indurre un decremento ponderale.

Risposta 4 non corretta perché è necessario un follow-up clinico e sulla funzione e morfologia tiroidea da parte dello specialista.

Bibliografia di riferimento
  1. Salerno M, Improda N, Capalbo D. MANAGEMENT OF ENDOCRINE DISEASE Subclinical hypothyroidism in children. Eur J Endocrinol. 2020 Aug;183(2):R13-R28. doi: 10.1530/EJE-20-0051.
  2. Vigone MC, Capalbo D, Weber G, Salerno M. Mild Hypothyroidism in Childhood: Who, When, and How Should Be Treated? J Endocr Soc. 2018 Jul 25;2(9):1024-1039. doi: 10.1210/js.2017- 00471.
  3. Wasniewska M, Salerno M, Cassio A, Corrias A, Aversa T, Zirilli G, Capalbo D, Bal M, Mussa A, De Luca F. Prospective evaluation of the natural course of idiopathic subclinical hypothyroidism in childhood and adolescence. Eur J Endocrinol. 2009 Mar;160(3):417-21. doi: 10.1530/EJE-08-0625.
  4. Aversa T, Valenzise M, Corrias A, Salerno M, De Luca F, Mussa A, Rezzuto M, Lombardo F, Wasniewska M. Underlying Hashimoto's thyroiditis negatively affects the evolution of subclinical hypothyroidism in children irrespective of other concomitant risk factors. Thyroid.2015 Feb;25(2):183-7. doi: 10.1089/thy.2014.0235.
  5. Kumar S, Dayal D, Attri S, Gupta A, Bhalla A. Levothyroxine supplementation for obesityassociated thyroid dysfunction in children: a prospective, randomized, case control study.Pediatr Endocrinol Diabetes Metab. 2019;25(3):107-113. doi: 10.5114/pedm.2019.87709.
Autore
Tommaso Aversa
Dipartimento di Patologia Umana dell’Adulto e dell’Età Evolutiva “G. Barresi”
Università degli studi di Messina
e-mail: [email protected]

 



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