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Effect of vitamin D deficiency treatment on thyroid function and autoimmunity markers in Hashimoto’s thyroiditis: A double-blind randomized placebo-controlled clinical trials

Vahabi Anaraki P, Aminorroaya A, Amini M, Momeni F, Feizi A, Iraj B, Tabatabaei A
J Res Med Sci. 2017 Sep 26;22:103. doi: 10.4103/jrms.JRMS_1048_16.



RIASSUNTO 
 
Background: The link between autoimmune thyroid diseases and Vitamin D deficiency has been reported. However, there are controversies in this regard. We conducted a double-blind randomized placebo-controlled clinical trial to investigate the effect of Vitamin D deficiency treatment on thyroid function and autoimmunity marker (thyroid peroxidase antibody [TPO-Ab]) in patients with Hashimoto's thyroiditis.
Materials and methods: Fifty-six patients with Hashimoto's thyroiditis and Vitamin D deficiency (25-hydroxyvitamin D level ≤20 ng/mL) were randomly allocated into two groups to receive Vitamin D (50000 IU/week, orally) or placebo for 12 weeks, as Vitamin D-treated (n = 30) and control (n = 26) groups, respectively. TPO-Ab, thyroid-stimulating hormone (TSH), parathormone, calcium, albumin, and creatinine concentrations were compared before and after trial between and within groups. The data were presented as mean (standard error [SE]) and analyzed by appropriate tests.
Results: Mean (SE) of Vitamin D was increased in Vitamin D-treated group (45.5 [1.8] ng/mL vs. 12.7 [0.7] ng/mL, P = 0.01). Mean (SE) of TPO-Ab did not significantly change in both groups (734 [102.93] IU/mL vs. 820.25 [98.92] IU/mL, P = 0.14 in Vitamin D-treated and 750.03 [108.7] [IU/mL] vs. 838.07 [99.4] [IU/mL] in placebo-treated group, P = 0.15). Mean (SE) of TSH was not changed in both groups after trial, P = 0.4 and P = 0.15 for Vitamin D-treated and control groups, respectively. No significant difference was observed between two study groups in none studied variables (P > 0.05).
Conclusion: Vitamin D treatment in Vitamin D deficient patients with Hashimoto's thyroiditis could not have significant effect on thyroid function and autoimmunity.
  
COMMENTO
In questo studio in doppio cieco randomizzato è stato valutato l’effetto del trattamento con vitamina D sul coinvolgimento autoimmune e sulla funzione tiroidea in 56 pazienti con deficit di vitamina D e tiroidite di Hashimoto, di cui 30 trattati con vitamina D e 26 con placebo per 12 settimane. Gli autori hanno osservato che, nonostante i livelli della vitamina D siano aumentati nel gruppo trattato rispetto ai controlli, la presenza degli anticorpi anti-tiroide e la concentrazione di TSH non si sono modificate in entrambi i gruppi. Questo studio conclude che il trattamento con vitamina D in pazienti carenti di vitamina D e tiroidite di Hashimoto non ha un effetto significativo sulla funzione e sull'autoimmunità tiroidea.
Per quanto riguarda i rapporti tra vitamina D e sistema immune vari studi oltre a confermare l’azione regolatoria della vitamina D sul sistema immunitario, dimostrano l’esistenza di una correlazione tra lo stato di ipovitaminosi e le patologie tiroidee autoimmuni. Tutte le funzioni della vitamina D sembrerebbero essere svolte attraverso il legame con il suo unico recettore, VDR; tale recettore è presente in quasi tutte le cellule del sistema immunitario tra cui: linfociti T attivati CD4 e CD8, linfociti B, neutrofili, APCs (cellule presentanti l’antigene), macrofagi.
Il complesso 1,25-diidrossicolecalciferolo/VDR/RXR non solo incrementa la capacità chemiotattica e fagocitaria delle cellule dell’immunità innata, ma attiva anche il fattore di trascrizione delle catelicidine (hCAP18) e delle defensine β2. La vitamina D riesce pertanto a modulare la sintesi di citochine in risposta all’evento flogistico.
La tiroide e altre ghiandole endocrine sono dotate di recettori VDR e, partendo da questo dato, numerosi studi hanno messo in evidenza l’esistenza di una correlazione diretta tra i livelli sierici di vitamina D e volume tiroideo nonché una correlazione inversa con gli anticorpi anti-tireoperossidasi e anti-tireoglobulina nella tiroidite Hashimoto. In seguito ad assunzione di opportune dosi di colecalciferolo i pazienti hanno mostrato riduzione degli anticorpi e del TSH e il raggiungimento di valori ottimali dell’ormone fT4 (1). Altri studi hanno dimostrato l’associazione tra bassi livelli sierici di vitamina D e altre patologie autoimmuni tiroidee quali la malattia di Basedow: lo stato di deficit vitaminico è risultato associato ad incremento di auto-anticorpi anti-recettore del TSH (2). La carenza di vitamina D è stata anche evidenziata nelle sindromi poliendocrine autoimmuni (3), in cui un rilevante stato di ipovitaminosi è stato osservato non solo nei soggetti affetti da SPA di tipo 3 ma anche nel diabete mellito tipo 1 isolato, suggerendo che il tipo di malattia autoimmune, anziché l'associazione di varie malattie autoimmuni, sembra influenzare negativamente i livelli di vitamina D. E’ chiaro che la vitamina D ha un ruolo nel processo autoimmunitario che è alla base di tali patologie ma ulteriori studi prospettici sono necessari per chiarire se il deficit di vitamina D sia un parametro causale nella patogenesi delle malattie autoimmuni o, diversamente, sia una conseguenza delle stesse.
  1. De Remigis P, Vianale L, De Remingis A, Napolitano G. Vitamin D and autoimmune thyroid disease (at): Preliminary results. Thyroid. 2013;23:81–2.
  2. Yasuda T, Okamoto Y, Hamada N, Miyashita K, Takahara M, Sakamoto F, Miyatsuka T, et al. Serum vitamin D levels are decreased and associated with thyroid volume in female patients with newly onset Graves’ disease. Endocrine. 2013;43:230-2
  3. Bellastella G, Maiorino MI, Petrizzo M, de Bellis A, Capuano A, Esposito K, Giugliano D. Vitamin D and autoimmunity: What

Annamaria De Bellis
Divisione di Endocrinologia e Metabolismo,
Dipartimento di Scienze Cardiotooraciche e Respiratorie
Piazza Miraglia 1 80138 Napoli
 e-mail: [email protected]

 

 

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