Fabiana Picconi1,2, Ilaria Malandrucco1,2, Davide Lauro2, Simona Frontoni1,2
1. UO Endocrinologia e Diabetologia, Ospedale Fatebenefratelli- Isola Tiberina, Roma
2. Dipartimento di Medicina dei Sistemi, Università di Roma Tor Vergata
Introduzione
Le linee guida internazionali (1) suggeriscono un approccio integrato all’obesità, di intensità crescente, indicando il trattamento farmacologico, in aggiunta a dieta ed esercizio fisico, per la condizione di sovrappeso con comorbidità e a partire da un’obesità di prima classe, anche in assenza di complicanze. Per ottenere dei benefici clinici significativi, un calo ponderale del 5-10% del peso iniziale, seppur modesto, è clinicamente rilevante in termini di miglioramento di molti parametri metabolici, correlati al rischio cardiovascolare.
Uso della liraglutide nella terapia dell’obesità
La Liraglutide è un analogo del GLP 1, già utilizzato per il trattamento del diabete mellito di tipo 2 che parallelamente al compenso glicemico ha mostrato una sensibile riduzione, dose-dipendente, del peso. Il dosaggio di 3 mg, disponibile in Italia da circa un anno, è quello maggiormente efficace sulla riduzione del peso corporeo. La fase 3 è stata sviluppata con il programma SCALE (Satiety and Clinical Adiposity – Liraglutide Evidence in Nondiabetic and Diabetic Individuals) (tabella) (2, 3).
Liraglutide 3 mg è indicato, in aggiunta alla dieta e all’esercizio fisico, in pazienti adulti con un indice di massa corporea ≥30 kg/m² o compreso tra 27 e 30 kg/m², se presente almeno una comorbidità correlata al peso (disglicemia o diabete mellito di tipo 2, ipertensione, dislipidemia o apnee notturne).
Nella pratica clinica, la liraglutide ha dimostrato di ridurre efficacemente il peso corporeo, ma anche di mantenere il calo ponderale ottenuto significativamente superiore a 3 anni rispetto al solo intervento sullo stile di vita (–6·1 [SD 7·3] vs –1·9% [6·3], p<0·0001). Viene anche mantenuta la perdita di peso ottenuta mediante una dieta a basso contenuto calorico (81.4 versus 48.9%; P<0.0001), con un ulteriore decremento ponderale (+6.2% [S.D. 7.3] liraglutide vs. + 0.2% [S.D. 7.0] placebo, p<0.0001) (3). Infine, dati recenti (2) hanno mostrato la superiorità di liraglutide 3 mg, associata a modificazioni dello stile di vita, rispetto alle sole modifiche dello stile di vita, nel ridurre la comparsa di diabete nei soggetti obesi (HR 0·21 (95% CI 0·13– 0·34). In tutti gli studi del programma SCALE sono emersi ulteriori benefici cardio-metabolici (riduzione della pressione arteriosa, della circonferenza vita, miglioramento del profilo lipidico).
In linea con le richieste degli enti regolatori, la terapia con liraglutide, come per tutti i farmaci per l’obesità, va rivalutata dopo le prime 12 settimane al dosaggio di mantenimento di 3 mg e deve essere interrotta se i pazienti non hanno perso almeno il 5% del peso corporeo iniziale. Un periodo o un dosaggio inferiori non consentirebbero pertanto una corretta valutazione dell’efficacia dell’intervento, né l’identificazione dei soggetti responsivi al trattamento, giacché la perdita di peso iniziale predice la risposta a lungo termine. Il farmaco è generalmente ben tollerato; gli eventi avversi più frequenti sono di tipo gastrointestinale e tendono ad attenuarsi nel tempo, riducendosi dopo le prime 4-6 settimane a livello del placebo. Per
migliorare la tollerabilità, si può procedere ad un più lento incremento della dose. Non è richiesta la correzione della dose in base all’età, nei pazienti con compromissione della funzionalità renale lieve o moderata (clearance della creatinina >30 ml/min), nei pazienti con compromissione della funzionalità epatica lieve o moderata. Il miglioramento dei parametri cardio-metabolici contribuisce a rendere ulteriormente favorevole il rapporto rischio/beneficio.
LCD = Dieta a basso contenuto calorico; OSA = Sindrome delle apnee ostruttive notturne; AHI = Indice di Apnea/Ipopnea
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