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Studio genetico delle forme surrenaliche bilaterali di Sindrome di Cushing

Irene Tizianel1,2, Filippo Ceccato1,2, Carla Scaroni1,2
1Dipartimento di Medicina DIMED, Università di Padova, Padova, Italia;2Unità di Endocrinologia AOU di Padova, Padova, Italia
Autore corrispondente F. Ceccato [email protected]

Introduzione
L’iperplasia surrenalica bilaterale è una rara causa di sindrome di Cushing (CS) e rappresenta circa il 10-15% delle forme surrenaliche di CS; si divide in micro - e macronodulare a seconda delle dimensioni minori o maggiori di 1 cm dei nodi surrenalici.

Indipendentemente dalle loro caratteristiche macroscopiche, le forme micro- e macronodulari presentano una disregolazione della via di segnale relativa a cAMP/protein kinasi A (PKA), regolato dall’ACTH[1].

Iperplasia surrenalica micronodulare
Malattia nodulare pigmentosa primaria della corteccia surrenale (PPNAD) e malattia surrenalica micronodulare isolata (IMAD)

PPNAD è caratterizzata da surreni di dimensioni normali o lievemente ingrandite, con nodi surrenalici bilaterali < 10mm, circondati da tessuto surrenalico atrofico. È una causa rara di CS ACTH-indipendente e si può trovare in forma sporadica o all’interno del complesso di Carney (CNC). Il CNC, a trasmissione autosomica dominante, è caratterizzato dalla presenza di malformazioni cutanee ed iperpigmentazione mucosale, mixomi e neoplasie di origine endocrina o non endocrina. La mutazione germinale del gene PRKAR1A è presente nell’80% dei pazienti. PRKAR1A codifica per la subunità regolatoria 1a della PKA, responsabile del segnale surrenalico del cAMP.

IMAD è caratterizzata da iperplasia del tessuto surrenalico intranodulare e assenza di pigmentazione. Sono state identificate mutazioni inattivanti del gene PDE11A, la cui mutazione comporta iperattivazione del pathway cAMP/PKA con conseguente iperproliferazione cellulare ed ipercortisolismo[1].

Iperplasia surrenalica bilaterale macronodulare (BMAH)
Si tratta di una forma rara di CS caratterizzata dalla presenza di nodi surrenalici bilaterali > 10mm. La diagnosi avviene in genere intorno alla 5-6 decade di vita in quanto la crescita dei nodi surrenalici si verifica lentamente nel tempo, inoltre vi è un’importante eterogeneità fenotipica, che può variare da forme subcliniche a floride[1].

Nella maggioranza dei casi di BMAH è stata identificata a livello surrenalico l’espressione aberrante di recettori accoppiati a proteine G, ectopici o eutopici, che rispondono a ligandi diversi dall’ACTH, o all’azione autocrina-paracrina dell’ACTH, con conseguente iperattivazione del pathway cAMP/PKA e stimolazione della steroidogenesi (Tabella I)[1].

Tabella 1 Recettori aberranti espressi a livello surrenalico [2]

Tabella 1

Nel 25-50% dei pazienti affetti da iperplasia surrenalica bilaterale macronodulare è stata identificata la mutazione di ARMC5, gene oncosoppressore responsabile della regolazione della steroidogenesi surrenalica in senso pro-apoptotico e di controllo negativo sulla proliferazione cellulare clonale. La tumorigenesi segue il modello del doppio hit[1]. L’inattivazione di ARMC5 comporta una steroidogenesi surrenalica inefficace, tuttavia l’ipercortisolismo si verifica a seguito del notevole incremento dimensionale del tessuto surrenalico [2]. È stata messa in evidenza un’associazione tra la mutazione di ARMC5 e lo sviluppo di meningiomi intracranici, pertanto la TC cerebrale è suggerita nei carrier [3].

Recentemente è stata identificata la mutazione di KDM1A, oncosoppressore la cui ridotta attività comporta l’espressione ectopica di GIPR con conseguente ipercortisolismo pasto-dipendente. KDM1A è inoltre implicato nelle forme familiari di mieloma multiplo [4], [5]. Le forme di CS pasto dipendente si differenziano dalle forme di ipersecrezione cronica di cortisolo poiché in tali casi la secrezione di cortisolo aumenta in risposta al pasto, a seguito dell’incremento postprandiale dei livelli di GIP. Livelli ridotti di cortisolo plasmatico al mattino caratterizzano tali forme, dovuti alla ridotta secrezione di GIP a digiuno, e alla soppressione dei livelli di CRH ed ACTH a seguito dell’ipercortisolismo presente durante l’arco della giornata. L’asse ipotalamo-ipofisi in questi pazienti può non essere del tutto soppresso, data la secrezione cortisolo intermittente pasto dipendente. [6]

In merito all’espressione di recettori illeciti nei pazienti con mutazione di ARMC5, in nessun caso è stata riscontrata una forma di CS pasto-dipendente, ovvero secondaria all’espressione di recettori per il GIP, mentre è stata riscontrata con maggior frequenza la risposta del cortisolo al test posturale; questo aspetto mette in evidenza il fatto che BMAH è secondaria a diverse cause genetiche, verosimilmente associate ad uno specifico pattern di recettori illeciti [3].

Inoltre BMAH viene talvolta riscontrata come parte di sindromi neoplastiche multiple dovute ad alterazioni dei geni APC, Menina e Fumarato Hydratasi [2].

Figura 1 Iperplasia surrenalica micronodulare

Figura 1

Figura 2 Iperplasia surrenalica macronodulare

Figura 2

Tabella 2 Forme micro e macronodulari a confronto

Tabella 2

Conclusioni
Nei pazienti con forme bilaterali di iperplasia surrenalica è importante identificare tali alterazioni genetiche, al fine di un corretto approccio diagnostico-terapeutico e per la gestione delle eventuali comorbidità che caratterizzano il quadro (meningiomi cerebrali per ARMC5 e gammopatia monoclonale per KDM1A) [3], [4].

Inoltre tale aspetto è rilevante per una corretta indagine sui familiari, al fine di poter formulare una diagnosi precoce ed un trattamento tempestivo finalizzato a ridurre le complicanze cortisolomediate [1].
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Conflitti di interesse Gli autori dichiarano di non avere conflitti di interesse
Consenso informato Lo studio presentato in questo articolo non ha richiesto sperimentazione umana
Studi sugli animali Gli autori di questo articolo non hanno eseguito studi sugli animali

Riferimenti bibliografici
  1. A. Berthon e J. Bertherat, «Update of Genetic and Molecular Causes of Adrenocortical Hyperplasias Causing Cushing Syndrome», Horm Metab Res, vol. 52, n. 08, pagg. 598–06, ago. 2020, doi: 10.1055/a-1061-7349.
  2. L. Drougat, S. Espiard, e J. Bertherat, «Genetics of primary bilateral macronodular adrenal hyperplasia: a model for early diagnosis of Cushing’s syndrome?», European Journal of Endocrinology, vol. 173, n. 4, pagg. M121–M131, ott. 2015, doi: 10.1530/EJE-15-0532.
  3. S. Espiard et al., «ARMC5 Mutations in a Large Cohort of Primary Macronodular Adrenal Hyperplasia: Clinical and Functional Consequences», The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, vol. 100, n. 6, pagg. E926–E935, giu. 2015, doi: 10.1210/jc.2014-4204.
  4. F. Chasseloup et al., «Loss of KDM1A in GIP-dependent primary bilateral macronodular adrenal hyperplasia with Cushing’s syndrome: a multicentre, retrospective, cohort study», The Lancet Diabetes & Endocrinology, vol. 9, n. 12, pagg. 813–824, dic. 2021, doi: 10.1016/S2213-8587(21)00236-9.
  5. X. Wei et al., «Germline Lysine-Specific Demethylase 1 (LSD1/KDM1A ) Mutations Confer
    Susceptibility to Multiple Myeloma», Cancer Res, vol. 78, n. 10, pagg. 2747–2759, mag. 2018, doi: 10.1158/0008-5472.CAN-17-1900.
  6. N. M. Albiger et al., «An analysis of different therapeutic options in patients with Cushing’s syndrome due to bilateral macronodular adrenal hyperplasia: a single-centre experience», Clin Endocrinol (Oxf), vol. 82, n. 6, pagg. 808–815, giu. 2015, doi: 10.1111/cen.12763.

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