SIE aderisce al protocollo di autenticazione 
SIE è affiliata a  


Saluto alla Professoressa Loredana Gandini

5 ottobre 2016


Cara Loredana, cara Lori,

se tu fossi qui ti chiederei << Cosa devo dire alla Comunità Scientifica ed Accademica Endocrino-Andrologica attonita quando scompare una Collega, una Scienziata, una Docente, una Organizzatrice, in una parola un Grande Maestro; che cosa deve dire se alla grandezza scientifica, che coniugava capacità di ideazione, analisi e sintesi, si sono sempre aggiunte qualità umane straordinarie e se tutto questo lascia tutti noi sconvolti e soli? >>.
Questo ti avrei chiesto, ma so anche cosa mi avresti sussurrato sorridendo << Andrea, parla con il cuore e lascia che la mente trovi le parole. >>

Tu sei stata per noi, per la Sapienza, e per tutta la Comunità Accademica Endocrino-Andrologica nazionale, un esempio di vera scienziata, capace di costruire una vera Scuola di biologia e biotecnologia applicata alla endocrinologia, alla andrologia ed alla medicina della riproduzione, di scoprire talenti, di farli crescere e di valorizzarli.

Le tue intuizioni, sempre presentate in modo lucido, pragmatico, talora anche scherzoso, la tua abilità di tradurre idee in realizzazioni pratiche, la tua capacità di condividere tutto, di aggregare, di riunire e nel contempo di organizzare, ci hanno sempre conquistato.
Il tuo fascino di donna completava il tuo originalissimo modo di essere scienziata, esempio e paradigma di femminilità coniugata alla assoluta serietà professionale, che si estrinsecavano nel tuo sorriso e nel tuo sguardo. I tuoi occhi, Loredana, lanciavano lampi di una intelligenza bruciante, ma serena, fondata su una profonda vitalità, ma anche su una solidissima cultura e rivelavano una mente pronta alla condivisione di ogni idea che potesse raggiungere una realizzazione utile alla scienza teorica ed applicata.
Mai hai cercato di tenere per te una tua intuizione, sempre sei stata pronta a dibattere, a discutere, ad accettare le idee altrui per portare al successo quanto ritenevi importante.

Una Docente come te è un esempio da non perdere e da non dimenticare per tutte le tue allieve ed allievi, non solo come scienziata e come persona, ma anche per il tuo rapporto straordinario con i pazienti che non trascuravi mai ed, infine, anche per il coraggio nel confronto con le Istituzioni ed i Sistemi di governo della Sanità: con le difficoltà del mondo reale, fuori dalle mura del tuo laboratorio e dei nostri consessi, dove la Donna accademica ha saputo conquistarsi il rispetto di mondi sempre più difficili e, talora, ostili nei confronti di chi opera in modo trasparente ed onesto nella scienza e nella vita.

Tutto questo e mille altre sensazioni mi sono ritornate alla mente ripensando a queste ultime settimane: il momento più difficile della tua vita perché, forse per la prima volta, ti sei trovata limitata nel tuo costante desiderio di muoverti, di fare e di essere.
Ho pensato al nostro rincontrarci a inizio settembre: non stavi bene, ma non volevi ammettere di essere preoccupata, terrorizzata perché rifiutavi la possibilità di una vera malattia, eri pronta, invece, a parlarmi, a progettare e a consigliarmi per le nuove scelte complesse del nostro lavoro; e poi, ancora più di recente, quando la malattia ti ha aggredito durissima, devastante e il tuo sguardo e la tua mano, che stringeva la mia, senza potere parlare, mi raccontavano della tua forza, ma anche del tuo dolore, della paura e della sofferenza.

Loredana, come collega di quarant’anni di scienza e di lavoro assieme rendo onore alla tua vita e con essa alla tradizione della nostra Scuola accademica Endocrinologica romana, le cui radici affondano nel territorio della scienza e della cultura del nostro Ateneo e che ha le sue fondamenta nella memoria delle grandi menti che esso ha prodotto.

Ti saluto Lori, il tuo esempio e la tua memoria saranno con noi per sempre.

Andrea


Scarica documento PDF